Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Il mercato è a rischio» L’affondo di Bruxelles sull’Ilva di ArcelorMittal
Guerra e pace, ma Lev Tolstoj nel caso dell’Ilva c’entra ben poco. Alla vigilia del tavolo sul piano industriale convocato per stamane (10.30) al Mise dal ministro Carlo Calenda e accolto favorevolmente dai sindacati, la Commissione europea ha avviato un approfondimento sull’indagine già aperta in merito all’acquisizione da parte di ArcelorMittal. Il nocciolo della questione è il regolamento Ue sulle concentrazioni. La Commissione teme che l’operazione possa ridurre la concorrenza sul mercato della produzione di piatti di acciaio in carbonio. In particolare, secondo quanto spiegato dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, il pericolo sarebbe l’esposizione dei clienti a un aumento dei prezzi. Soprattutto in Europa meridionale. «Nel continente le industrie che dipendono dall’acciaio - ha detto la Vestager - danno lavoro a più di trenta milioni di persone. Per competere sui mercati globali le aziende devono poter acquistare l’acciaio a prezzi ragionevoli. E’ per questo motivo che studieremo scrupolosamente l’impatto del progetto di Arcelor Mittal legato all’acquisto dell’Ilva». La risposta degli acquirenti non si è fatta attendere. «Continueremo a lavorare in stretto contato con i commissari europei - ha scritto in una nota ArcelorMittal - per spiegare le dinamiche dell’industria dell’acciaio, le basi che sono state all’origine della proposta di acquisizione ed i benefici che ne deriveranno per il settore, l’ambiente e le economie nazionali e locali». A proposito di questi ultimi aspetti, c’è grande attesa nello stabilimento di Taranto per il piano industriale che stamane la cordata Am InvestCo Italy - alla presenza del ministro Calenda - illustrerà alle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil, Fiom, Fim e Uilm. In ballo c’è il futuro degli oltre 11 mila dipendenti del Siderurgico, i loro livello salariali, il numero di operai e impiegati che scivoleranno nel calderone degli esuberi per poi essere reimpiegati nelle bonifiche. In vista del tavolo sul piano ambientale in programma martedì prossimo sempre al Mise, dal sindaco di Taranto arriva intanto un segnale di distensione. Melucci ha espresso «soddisfazione per l’accelerata di Calenda riguardo la copertura dei parchi minerali», come da indicazione fornita ai commissari Ilva. «Vigileremo però - ha continuato - perché gli annunci si traducano in fatti».