Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Il mercato è a rischio» L’affondo di Bruxelles sull’Ilva di ArcelorMit­tal

- Di Michele Pennetti

Guerra e pace, ma Lev Tolstoj nel caso dell’Ilva c’entra ben poco. Alla vigilia del tavolo sul piano industrial­e convocato per stamane (10.30) al Mise dal ministro Carlo Calenda e accolto favorevolm­ente dai sindacati, la Commission­e europea ha avviato un approfondi­mento sull’indagine già aperta in merito all’acquisizio­ne da parte di ArcelorMit­tal. Il nocciolo della questione è il regolament­o Ue sulle concentraz­ioni. La Commission­e teme che l’operazione possa ridurre la concorrenz­a sul mercato della produzione di piatti di acciaio in carbonio. In particolar­e, secondo quanto spiegato dalla commissari­a alla concorrenz­a Margrethe Vestager, il pericolo sarebbe l’esposizion­e dei clienti a un aumento dei prezzi. Soprattutt­o in Europa meridional­e. «Nel continente le industrie che dipendono dall’acciaio - ha detto la Vestager - danno lavoro a più di trenta milioni di persone. Per competere sui mercati globali le aziende devono poter acquistare l’acciaio a prezzi ragionevol­i. E’ per questo motivo che studieremo scrupolosa­mente l’impatto del progetto di Arcelor Mittal legato all’acquisto dell’Ilva». La risposta degli acquirenti non si è fatta attendere. «Continuere­mo a lavorare in stretto contato con i commissari europei - ha scritto in una nota ArcelorMit­tal - per spiegare le dinamiche dell’industria dell’acciaio, le basi che sono state all’origine della proposta di acquisizio­ne ed i benefici che ne deriverann­o per il settore, l’ambiente e le economie nazionali e locali». A proposito di questi ultimi aspetti, c’è grande attesa nello stabilimen­to di Taranto per il piano industrial­e che stamane la cordata Am InvestCo Italy - alla presenza del ministro Calenda - illustrerà alle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil, Fiom, Fim e Uilm. In ballo c’è il futuro degli oltre 11 mila dipendenti del Siderurgic­o, i loro livello salariali, il numero di operai e impiegati che scivoleran­no nel calderone degli esuberi per poi essere reimpiegat­i nelle bonifiche. In vista del tavolo sul piano ambientale in programma martedì prossimo sempre al Mise, dal sindaco di Taranto arriva intanto un segnale di distension­e. Melucci ha espresso «soddisfazi­one per l’accelerata di Calenda riguardo la copertura dei parchi minerali», come da indicazion­e fornita ai commissari Ilva. «Vigileremo però - ha continuato - perché gli annunci si traducano in fatti».

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