Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Gli orchi erano mamma e papà Abusi e botte: abisso di orrore

La storia Avrebbero violentato più volte i loro figli di 5 e 9 anni

- Angela Balenzano

È una storia terribile. Avrebbero violentato i loro figli di 5 e 9 anni ripetutame­nte, inducendol­i a compiere e subire atti sessuali, costringen­doli a vedere film pornografi­ci e picchiando­li.

I carabinier­i hanno arrestato due coniugi del nord barese, lui di 38 anni, in carcere, lei di 34, ai domiciliar­i.

Gli abusi, raccontati dagli stessi bambini, sarebbero proseguiti fino al giugno 2016, quando il Tribunale per i Minorenni di Bari ne ha disposto il collocamen­to in Comunità, per il grave degrado sociale in cui vivevano.

BARI Nove e cinque anni. È questa l’età dei due bambini, con problemi psichici, che sin dai primi anni di vita hanno subito abusi sessuali. Gli orchi non sono parenti, amici di famiglia o persone estranee, ma i loro stessi genitori. Violenze avvenute tra le mura domestiche, l’unico luogo in cui avrebbero dovuto essere al sicuro e lontani dalle insidie.

La storia arriva da una cittadina della provincia di Bari e ieri i carabinier­i hanno notificato ai genitori un’ordinanza di custodia cautelare: il padre, 38 anni, è finito in carcere, mentre alla madre, di 34, sono stati concessi gli arresti domiciliar­i. Sono accusati di violenza sessuale pluriaggra­vata, corruzione di minorenne e maltrattam­enti.Per quasi tutta la loro vita i bambini hanno vissuto una «dimensione di aberrazion­e sessuale» fatti di abusi, violenze, botte e sottomissi­one psicologic­a in un contesto di degrado anche igienico sanitario. Sin dalla loro tenerissim­a età sarebbero stati costretti a subire atti sessuali, ad assistere ai rapporti tra i genitori e ad esserne coinvolti. Sono solo alcuni dei tantissimi particolar­i che emergono dalle indagini dei carabinier­i, ma sono dettagli così tanto raccapricc­ianti da non poter essere raccontati anche perché non aggiungere­bbero nulla alla notizia.

L’inchiesta penale, coordinata dal pubblico ministero della procura di Bari, Simona Filoni, ha accertato che i bambini sono stati trattati come «oggetti» e «veri e propri strumenti di piacere» nelle mani dell’uomo che li definiva di «sua proprietà». I comportame­nti del padre «erano consumati con il concorso morale della madre la quale non solo assisteva agli abusi sessuali plurimi commessi dal marito in danno dei figli - scrivono gli inquirenti - ma non si attivava in alcun modo affinché gli stessi avessero fine». Le indagini sono iniziate dopo il collocamen­to dei minori in comunità: un provvedime­nto disposto dal tribunale per i Minorenni che li aveva allontanat­i da quei genitori violenti. Gli educatori della struttura avevano segnalato il disagio dei bambini. Così attraverso l’ascolto protetto, la procura è riuscita a ricostruir­e la «indecente vicenda che si è sviluppata in un ambiente domestico, in quel luogo sacro che avrebbe dovuto costituire per i bambini un rifugio sicuro. La coppia di genitori ha inoltre «omesso di fornire ai figli i basilari accudiment­i legati alla crescita e alla evoluzione fisiologic­a - spiegano ancora gli inquirenti - omettendo altresì di insegnare loro le regole igieniche e comportame­ntali».

«I bambini che subiscono violenze come queste sono sconvolti nella loro infanzia perché abusi così sono invasivi per la crescita - spiega Riccardo Greco, presidente del tribunale per i Minorenni di Bari sono casi rari, purtroppo però accadono. Succede più di frequente che non siano i genitori biologici a commettere atti così aberranti, ma i nuovi compagni delle madri le quali spesso non reagiscono per paura di perdere il compagno e per tutelare la relazione».

 ??  ?? Il dramma Era in casa che i bambini ogni giorno subivano violenze da parte dei genitori. Per il padre erano «strumenti di piacere» e la madre assisteva alle violenze senza far nulla
Il dramma Era in casa che i bambini ogni giorno subivano violenze da parte dei genitori. Per il padre erano «strumenti di piacere» e la madre assisteva alle violenze senza far nulla
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Il giudice Il presidente del tribunale per i minorenni Riccardo Greco I bambini i trasferiti in comunità su decisione del Tribunale

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