Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Canonico: «Perché spariglio le carte in Aqp e politica»
«Sono nato a Bari e amo la mia città. La lista civica, nella quale non sarò candidato, è solo uno strumento per migliorare la qualità dell’amministrazione locale». È quanto spiega Nicola Canonico, imprenditore, politico e componente cda di Aqp. «L’Acquedotto? Sono stato nominato in qualità di tecnico».
Dopo la «chiamata alle armi» di Lorenzo De Santis (ex vicepresidente), Michele Emiliano (accompagnato dal capo di gabinetto Claudio Stefanazzi), per la gestione del più grande acquedotto d’Europa ha scommesso su un altro fedelissimo: Nicola Canonico. Ma è bastato poco (ovvero meno di quattro mesi) per capire che la presenza dell’imprenditore barese nel consiglio d’amministrazione non è da intendersi come mera ratifica di decisioni già impacchettate. Pochi provvedimenti esaminati e le divergenze con il presidente Nicola De Sanctis (sempre scelto dal tandem EmilianoStefanazzi) sono diventante evidenti. Lo «scontro» è tra due modi di gestione della società. E si è concretizzato anche nell’ultima riunione del cda dove De Sanctis è stato messo in minoranza sulla questione delle stabilizzazioni di 24 precari (ambienti sindacali e politici spingono per l’evoluzione dei contratti in tempo indeterminato). Ma lo «scontro», per alcuni, potrebbe anche essere legato al «nuovo» ruolo politico di Canonico. Da qualche giorno l’ex consigliere regionale (17 mila volti con il Pd) ha deciso di fondare una sua lista civica. Il motivo? Riconquistare la centralità a Bari. Un modo per mettere nel mirino l’attuale sindaco Antonio Decaro (Pd come Emiliano).
A luglio scorso Canonico entra in Aqp. Emiliano dice che è espressione di Confindustria; quest’ultima risponde che ha scritto solo una lettera di referenza. Può chiarire la situazione?
«Nel comunicato ufficiale che la Regione Puglia ha diramato a seguito della nomina è esplicitamente affermato che la stessa è avvenuta su designazione di Confindustria Bari-Bat. La nomina è evidentemente tecnica e la politica non ha avuto alcun peso nel determinarla».
Per molti la società Acquedotto è dei pugliesi. Un bene da preservare dagli appetiti delle grandi multiutility. Qual è la sua visione?
«Acquedotto Pugliese è dei pugliesi e si regge grazie all’abnegazione dei suoi dipendenti. Il socio e il consiglio d’amministrazione sapranno trovare la soluzione migliore per conservare e impreziosire questa azienda strategica per la Puglia e non solo».
Qual è il valore della trasparenza per una società a capitale pubblico?
«La trasparenza ha un valore inestimabile ovunque. Nei casi in cui la proprietà è pubblica,
Essere trasparenti deve essere il cardine di una società come Acquedotto pugliese Amo Bari Voglio che diventi bella sicura e pulita
a maggior ragione, tutti devono essere impegnati affinché i cittadini possano verificare, nei modi consentiti dalla legge, quanto accade all’interno».
Canonico ha lanciato una sua lista civica. Già pronti per le politiche?
«Sono nato a Bari e amo la mia città. La lista civica, nella quale non sarò candidato, è solo uno strumento per migliorare Bari. Parteciperò alle elezioni politiche esclusivamente da elettore».
Lei ha alle spalle un mandato da consigliere regionale del Pd (prima nell’Udeur). Il sindaco Decaro è del Pd e ha annunciato che si ricandiderà. Che ruolo avrà la sua lista?
«Tutti i partiti e i movimenti politici tradizionali stanno facendo aumentare la disaffezione dei cittadini verso la politica e la gestione della res publica in generale. La lista civica ambisce a coinvolgere energie e competenze, altrimenti perse, per rendere Bari bella, pulita, sicura, con meno disoccupati, con un trasporto pubblico efficiente, con meno gente senza casa e senza un dignitoso sostentamento».
Le piace la città di Bari degli ultimi tre anni?
«Credo di aver già risposto».