Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
FILO DIRETTO
«Gentile Professore, mia madre soffre di disturbo bipolare da anni e, recentemente, è peggiorata nonostante sia sottoposta a trattamento a base di antidepressivi, abilify (farmaco antipsicotico) e litio (stabilizzante dell’umore). Premetto che nel corso degli anni ha usufruito della tecnica psichiatrica ETC (elettroshock) con risultati positivi, nel senso che è stata bene per oltre sei mesi, ma questo è accaduto sette anni fa. So che lei, professore, utilizza il TMS (transcranic magnetic stimulation), una nuova tecnica che darebbe buoni risultati in questa patologia. Vorremmo provarla». Clara, da Barletta Risponde il professor Giovanni D’attoma, neuropsichiatra e psicoterapeuta. «Cara signora, il disturbo bipolare rappresenta uno dei problemi psichiatrici più comuni e più difficili da trattare: occorre tempo, pazienza e una terapia adeguata che prevede alcuni dei farmaci che lei sta usando, con la psicoterapia e questa nuova tecnica a cui lei è interessata, ossia il TMS. Questa tecnica consiste nell’utilizzo di campi magnetici su specifiche aree del cervello da cui parte la malattia e non produce effetti collaterali spiacevoli. La letteratura internazionale esprime un parere abbastanza positivo. Nel nostro Centro specialistico, ad Ostuni, la utilizziamo con risultati generalmente favorevoli».