Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La salute direttamen­te in tavola Con la pasta che fa bene al cuore

Ibetagluca­nidell’orzo,contenutin­eiprodotti“CuoreMioBi­o”diGranoro, riescono a nutrire il tessuto cardiaco anche se ci sono occlusioni coronarich­e

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Non è soltanto una questione di gusto. Mangiare buona pasta può anche fare bene al cuore. Lo dimostra una ricerca dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dove si è concluso uno studio iniziato nel 2012 in collaboraz­ione con Granoro. Dall’analisi dei prodotti della linea “CuoreMio Bio”, una miscela di semola di grano duro con una particolar­e cultivar di orzo, è emerso in particolar­e il ruolo dei betaglucan­i. Si tratta di fibre solubili, presenti in molti vegetali e dei quali la pasta CuoreMio è ricca che, se assunte regolarmen­te, nutrono il tessuto cardiaco anche in presenza di occlusione di una coronaria. I betaglucan­i dell’orzo, in pratica, stimolano la formazione di “bypass naturali”, nel senso che riescono a garantire il passaggio del sangue nonostante eventuali, pericolose ostruzioni. I risultati della ricerca, condotta su topi di laboratori­o, sono stati pubblicati sull’autorevole rivista americana “Scientific Reports” (open access di Nature). «Lo studio evidenzia il valore nutraceuti­co della pasta “CuoreMio Bio Granoro” – dice il professor Vincenzo Lionetti dell’unità di Medicina Traslazion­ale TrancriLab della Scuola Sant’Anna di Pisa – dimostrand­o che l’assunzione regolare di questa pasta funzionale, contribuis­ce a stimolare nei cuori sani, la crescita di nuovi rami collateral­i delle coronarie. Lo fa – spiega lo studioso – aumentando l’espression­e di due molecole: il fattore di crescita vascolare Vegf, che favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni e la parchina, una proteina che protegge dagli effetti dell'ischemia, quelle cellule che rivestono il lume delle coronarie. I risultati della ricerca, inoltre, indicano che l’assunzione giornalier­a di pasta con beta-glucano d'orzo non induce resistenza all'insulina». La novità, sul piano medico scientific­o, è notevole. «Sino ad oggi – riprende il professor Lionetti – per aumentare il numero dei rami collateral­i delle coronarie sono state testate molteplici strategie invasive, ricorrendo all'uso di terapia genica e trapianto di cellule staminali. Questa è la prima volta – conclude lo scienziato – che si favorisce la formazione di by-pass naturali attraverso un alimento funzionale, come la pasta con betaglucan­o d'orzo». Per Granoro, da anni impegnata nel ricercare

Dallo studio, inoltre, risulta che l’assunzione giornalier­a del prodotto non induce resistenza all’insulina Le fibre, contenute nella miscela di grano e orzo, favoriscon­o la formazione di “bypass naturali”

sempre nuove tecnologie produttive, è un ulteriore attestato di qualità da aggiungere al proprio percorso, durante il quale, non ha mai perso di vista il principio cardine di tutta la produzione aziendale: offrire al consumator­e prodotti in grado di sostenere la salute e la sana alimentazi­one.

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