Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Coni e Accademia Portoghese, match all’ultimo pugno
Il comitato regionale replica alle accuse del maestro di boxe: «Occupa la palestra illegalmente»
Reazione all’impronta, risposta istantanea. Il Coni Puglia irrompe con il piede a martello sul caso dell’Accademia Pugilistica Portoghese, l’associazione sportiva più antica di Bari che a marzo compie 80 anni ma dall’1 settembre 2014 si ritrova fuori dalla sua palestra allo Stadio della Vittoria. In un comunicato non firmato, ma attribuibile al presidente Angelo Giliberto, il massimo organismo politico dello sport regionale riprende l’articolo pubblicato ieri dal Corriere del Mezzogiorno per chiarire alcuni passaggi del contenzioso in corso con il maestro Antonio Portoghese. «Il nostro esposto nei suoi confronti - si legge nella nota - si è rivelato fondato visto che lo stesso Portoghese è stato condannato in primo grado». Secondo il Coni il responsabile dell’Accademia «dimentica di aver ottenuto la palestra in concessione per tre ore al giorno e di evidenziare che la occupa tuttora illegalmente impedendone l’uso. La concessione da parte del Coni era parziale, per le altre fasce orarie doveva essere garantito l’utilizzo ad altre società sportive che ne avevano fatto richiesta». La vicenda, come già descritto nell’articolo che ha scatenato la vibrata reazione del Coni, resta comunque un groviglio di denunce incrociate con l’ex presidente regionale Elio Sannicandro. Si dipana tra processi e indagini della magistratura, accuse reciproche e presunte ripicche per mancati appoggi elettorali che Portoghese, nella sua querela del maggio 2016, ha argomentato con un sms ricevuto proprio da Sannicandro. «La Coni Servizi però - continua Giliberto - paga un canone di locazione al Comune ma non può beneficiarne perché Portoghese se ne è appropriato sostituendo le serrature». Nessun cenno, invece, all’evidenza che alla vigilia dei suoi 80 anni l’Accademia Portoghese rischi di scomparire dal paesaggio dello sport barese.
Angelo Giliberto La concessione da parte del Coni era parziale