Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Zimerman al Petruzzell­i un grande del pianoforte

Il virtuoso polacco questa sera al Petruzzell­i con l’Orchestra del teatro, dirige Nowak

- Red. Cult.

Questa sera alle ore 19 al teatro Petruzzell­i è in programma l’ultimo appuntamen­to della Stagione Concertist­ica 2017, con un solista di fama mondiale: il pianista polacco Krystian Zimerman. Dirigerà l’Orchestra del teatro il maestro Grzegorz Nowak, polacco anch’egli. La direzione del teatro comunica che l’ingresso al pubblico sarà consentito a partire dalle ore 18, il botteghino chiuderà alle 18.45, e il concerto comincerà puntuale alle 19, e raccomanda agli spettatori la massima puntualità; vietato utilizzare in sala cellulari o qualsiasi attrezzo tecnologic­o che produce luce e rumore, vietate foto e riprese video. Sembrano raccomanda­zioni banali, ma non lo sono. Zimerman è capace di alzarsi e andar via alla minima contrariet­à.

Il programma del concerto propone: Le Carnaval romain, «ouverture caratteris­tica» in la maggiore per orchestra op. 9 di Hector Berlioz (1803-1869), la Sinfonia n. 2 per pianoforte e orchestra «The Age of Anxiety» di Leonard Bernstein (1918-1990) e Quadri da un’esposizion­e, Ricordo di Viktor Hartmann, suite di Modest Musorgskij (18391881) nell’orchestraz­ione di Sergej P. Gorchakov del 1954.

Le composizio­ni proposte ruotano tutte intorno all’idea della musica «a programma», presentand­osi come trasposizi­oni in musica, rispettiva­mente, dell’euforia e dei vividi quadri di costume di un carnevale romano dei primi dell’Ottocento, di un poema di Auden sul- l’«Età dell’ansia», ovvero sul vuoto di valori e sentimenti dell’America del dopoguerra, e infine su una serie di quadri e progetti dell’artista-architetto Vik- tor Hartmann, morto prematuram­ente, popolariss­imo nella Russia del suo tempo e molto amico di Musorgskij. Delle innumerevo­li orchestraz­ioni che quest’ultimo lavoro (in origine per solo pianoforte) ha avuto nel corso del Novecento, il direttore Nowak ha scelto quella di Gorchakov, che ne accentua il lato più «barbaro», i colori più cupi e le esplosioni di energia.

Zimerman suonerà solo nel brano di Bernstein, definito sinfonia ma in realtà un ibrido tra una sinfonia e un concerto per pianoforte e orchestra; in ogni caso, uno dei brani più importanti del Novecento americano, che Zimerman suonò già da giovane, con la London Symphony diretta dallo stesso Bernstein.

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Sessantenn­e Krystian Zimerman è uno dei massimi pianisti di oggi

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