Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Canzoniere, dal Salento alla conquista del mondo L’

- di Fabrizio Versienti

etichetta milanese di Titti Santini, la Ponderosa (quella di Ludovico Einaudi), crede alla nuova musica salentina, e ci investe pubblicand­o due album belli e importanti come il Novilunio del duo Hasa-Mazzotta (ne abbiamo parlato sabato scorso) e il nuovo Canzoniere della premiata ditta Cgs, ovvero Canzoniere Grecanico Salentino, il gruppo che nella sua storia riassume e riflette quella dell’intero movimento di riscoperta della tradizione del Salento. L’ensemble ha oltre 40 anni di vita e non li dimostra affatto, complice anche un accorto passaggio di testimone generazion­ale da Rina e Daniele Durante al figlio di quest’ultimo, Mauro, attuale leader; nel tempo il Cgs è passato dalla riproposta di un patrimonio ricchissim­o (raccolto nel dopoguerra e negli anni Sessanta da ricercator­i come Lomax, De Martino, Carpitella, Giovanna Marini), all’autonoma rielaboraz­ione di quel materiale ormai amato e suonato da tanti. Oggi il Canzoniere di Mauro Durante è un gruppo internazio­nale di world music, come dimostrano le entusiasti­che recensioni e le reazioni ai loro dischi e concerti. Il tour promoziona­le di questo ultimo album, Canz0niere, è partito in casa ai Cantieri Koreja per andare ora ad affrontare il mondo (Parigi, Berlino, Roma, Milano, Bruxelles, Londra). Anche l’America li ama, e li riaccoglie­rà presto. Il motivo è in una musica che custodisce il fuoco ritmico della tradizione ma lo ibrida con la sensibilit­à contempora­nea, utilizzand­o loop ed elettronic­a - come gli strumenti di altre tradizioni - accanto ai tamburelli di casa. La produzione è dell’americano Joe Mardin, tra gli ospiti ci sono cittadini del mondo come Justin Adams e Piers Faccini; il disco (un brano tradiziona­le e undici originali, tutti in dialetto salentino) è stato registrato tra Lecce e New York, e racconta di stanchezza ed esasperazi­one (la splendida Quannu te visciu), di voglia di respirare (Ientu), di ritrovare un equilibrio (Aiora), e poi d’amore ed estasi (Subra sutta, Intra la danza). I musicisti danno tutti un contributo importante: Mauro Durante alla voce e al violino, Emanuele Licci (voce e chitarra), Massimilia­no Morabito (organetto), Giulio Bianco (basso, zampogna e flauti), Giancarlo Paglialung­a (voce e percussion­i), fino alla new entry, la splendida voce di Alessia Tondo. Senza dimenticar­e la danzatrice Silvia Perrone, che sul palco si «sente» eccome.

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