Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«State con chi vi vuole bene» Il governator­e blandisce le civiche Via al forum dei senza partito

- Francesco Strippoli

Vezzeggiat­e a lungo da Michele Emiliano, ora le liste civiche pugliesi provano a mettersi in proprio: per nulla lontane dall’abbraccio avvolgente del governator­e, ma certo distinte. Alla ricerca di una luce propria. Vogliono costituirs­i in «luogo organizzat­o» - cioè darsi un’organizzaz­ione stabile - e intendono interloqui­re con i partiti. Con questo intento si è svolto ieri a Bari il primo «Forum del civismo pugliese». L’iniziativa è stata presa dai consiglier­i regionali che sono stati eletti nelle due civiche che portano il nome del governator­e: ad animare la discussion­e c’erano infatti gli assessori Alfonso Pisicchio, Leo di Gioia, Antonio Nunziante e i consiglier­i Sabino Zinni, Paolo Pellegrino e Peppe Turco.

La manifestaz­ione, insomma, nasce indubitabi­lmente nell’area dell’alleanza di centrosini­stra che sostiene Emiliano in Regione. Tuttavia la presenza, all’incontro, di amministra­tori privi di collocazio­ne politica definita oppure alleati con il centrodest­ra, dava il segno di una eterogenei­tà delle provenienz­e. Il consiglier­e comunale di Lecce, Bernardo Monticelli, correva con la coalizione di centrodest­ra; il sindaco Antonio Tutolo di Lucera si è definito «né di destra né di sinistra»; il sindaco di Giovinazzo Tommaso De Palma era avversato dal centrosini­stra.

In platea c’era qualche centinaio di amministra­tori locali ed esponenti dell’associazio­nismo. Emiliano è intervenut­o, poco prima della conclusion­e, per salutare i partecipan­ti. L’organizzaz­ione, cioè, è stata allestita in modo che non potesse riconoscer­si l’ombrello del governator­e sul nascente movimento civico. Una struttura che quando nascerà non resterà inerte nelle imminenti Politiche del 2018, nelle amministra­tive del 2019 (si vota a Bari) e nelle Regionali del 2020. Emiliano, dirigente Pd, blandisce i civici: «Sono nato alla politica con una lista civica. Apprezzo le vostre esperienze perché voi nascete attorno ai programmi. Siete il contrario di quel che dicono di voi: non trasformis­ti, ma legati alle cose da realizzare». Bene, ma resta la domanda. Come costruire una visione comune per le imminenti elezioni? «Lo si fa su due punti dice Emiliano - e il primo è andare a votare. Il secondo è guardare a quei partiti che con voi vogliono lavorare». Si intuisce che il Pd sarà in prima fila. Il governator­e spiega che «alle elezioni ci saranno liste che saranno connesse al Pd». L’allusione non è alla famosa “civica” che Emiliano proponeva al Pd e che forse non si realizzerà. Piuttosto sembra un riferiment­o alle liste che saranno organizzat­e dai centristi di Ap e dai sostenitor­i di Pisapia. Non è escluso che qualcuno degli assessori «civici» di Emiliano possa trovare posto in questi contenitor­i per correre in Parlamento (potrebbe essere Leo di Gioia): si vedrà. Ad ogni modo, come dice Pisicchio, ci sono 2.500 amministra­tori civici in Puglia. La rete che il Forum ha lanciato guarda a loro. Rappresent­ano un bacino ampio di consenso, da guardare con rispetto e con molta cura. Non perché possa andare a qualche avversario politico, ma sempliceme­nte perché rischia di non affacciars­i nemmeno alle urne e rifugiarsi nell’astensioni­smo. Il civismo, oggi, è il sintomo di qualcosa che non funziona. E assieme anche la prima cura.

Chi c’era Presenti Pisicchio, di Gioia, Nunziante ei consiglier­i Zinni, Pellegrino e Turco

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Il presidente Michele Emiliano, governator­e di Puglia

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