Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Campi Salentina Città del libro chiama Africa
Il direttore Valenti: «Dalla Puglia di Carmelo Bene vogliamo lanciare un Erasmus per l’Africa»
Da domani a Campi Salentina torna «La Città del Libro», il festival organizzato dall’omonima Fondazione con il sostegno del Comune di Campi e della Regione Puglia. L’edizione di quest’anno, la seconda dopo la sospensione e il ripensamento della formula della kermesse campiota, affidata alla direzione artistica del regista e sceneggiatore Alessandro Valenti (un premio con il corto Babbo Natale a Venezia 2016) , proporrà da giovedì 23 a domenica 26 novembre tre sezioni tematiche («Nel nome di Abramo», dedicata alle culture e alle religioni del Mediterraneo, «Scuole» e «Sud Est») e oltre cento appuntamenti tra laboratori, incontri, mostre, presentazioni, spettacoli, reading ospitati in varie location del centro storico.
Tra gli ospiti più attesi lo scrittore e intellettuale marocchino Tahar Ben Jelloun, il direttore generale della Treccani Massimo Bray, i giornalisti Alessandro Leogrande e Domenico Quirico, la giurista e politica francese Jeannette Bougrab, il cantante Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori), la finalista del Premio Strega Wanda Marasco, l’autore del collettivo satirico «Lercio», Adelmo Monachese, il saggista Marcello Veneziani e molti altri intellettuali, giornalisti, scrittori, blogger, musicisti, attivisti, rettori e docenti universitari, politici provenienti dalla Puglia, dall’Italia e da tutto il bacino del Mediterraneo.
Nella serata di apertura concerto dell’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento, diretta da Daniele Belardinelli, che insieme al coro Opera in Puglia diretto da Emanuela Aymone eseguirà il Manfred di Robert Schumann, celebre «melologo» romantico nella versione rivisitata e tradotta da Carmelo Bene, al quale sarà dedicata anche la prima edizione del «Premio Campi Salentina».
Tra le collaborazioni anche quella con la città di Matera, capitale europea della Cultura 2019, e con le Università del Salento, di El-Tarf in Algeria e di Rabat in Marocco, che sono le prime ad aderire all’idea di un «Erasmus verso l’Africa» per lo scambio di docenti e studenti.
«Abbiamo deciso di guardare verso il Sud del mondo: l’Africa, il Mediterraneo», spiega il direttore Valenti. «Per questa mia prima esperienza mi sono detto: facciamo partire dalla Città del Libro un nuovo Erasmus verso l’Africa. Dalla piazza di Campi Salentina lanciamo un’idea innovativa, dirompente: ragazzi potete andare a studiare anche in Africa, non è obbligatorio andare al Nord, anche il Sud del mondo esiste. Sì, proprio così, perché a volte sembra che questa area geografica non esista dentro il nostro immaginario se non per segnare una presenza malvagia, il terrorismo e cose simili. Abbiamo un sogno, trasformare Campi nella piazza del Sud del mondo dove si viene per contribuire a trasformare i muri in orizzonti condivisi. Siamo convinti che il nostro sogno si realizzerà».
«La nostra Città del Libro - gli fa eco il presidente della Fondazione, Cosimo Durante - cambia radicalmente. Il Salento di Vittorio Bodini, ma anche quello di Tito Schipa e Carmelo Bene, e quello di Edoardo Winspeare, Mario Perrotta, Alessandro Valenti e di tanti altri contemporanei, è vivo e pronto per una “Svolta mediterranea”. Ci candidiamo a essere la Piazza del Sud del mondo, creando ponti tra le culture di tutte quelle nazioni che circondano il Tacco d’Italia».