Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Deleghe in Aqp Se Canonico chiede la revoca

- di Vito Fatiguso

Nell’Acquedotto Pugliese «pensato» da Michele Emiliano e Claudio Stefanazzi (governator­e e capo di gabinetto) succede di tutto. Perché la figura del presidente-direttore generale, Nicola De Sanctis, non sembra in grado di placare i malumori che riguardano la sua gestione. L’ultima novità? La richiesta, che giunge da Nicola Canonico (componente del Cda indicato proprio da Emiliano) di annullare tutte le deleghe affidate a De Sanctis in versione direttore generale.

La richiesta di Canonico, fatta mettere a verbale, dimostra come la gestione del più grande acquedotto d’Europa sia sempre più senza un orizzonte. Eppure, si tratta di un’azienda pubblica (non nella forma, ma nella sostanza) che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di un’amministra­zione regionale. Uno strumento operativo per servire i cittadini-utenti in un momento che vede la riduzione dell’erogazione di acqua a causa degli invasi sempre più vuoti rispetto alle medie stagionali.

Ma chissà perché, in oltre due anni di governo Emiliano, questa società non sia oggetto di attenzioni e verifiche puntuali sui risultati ottenuti. «Considerat­e le sue assenze nei mesi precedenti (il riferiment­o è a De Sanctis, ndr) nonché le numerose polemiche riportate sulla stampa, in un momento complesso e delicato per il futuro della società — è riportato nel verbale — ritengo opportuno che si gestisca collegialm­ente Aqp e che quindi il Consiglio deliberi nella prossima seduta in merito alla revoca delle deleghe conferite al direttore generale».

Basterebbe questo per chiedere a Emiliano un reale cambio di passo. Canonico, a quanto pare, sembra aver bloccato la sua richiesta. Ma ciò che rimane è una sana preoccupaz­ione per il futuro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy