Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
PER LE CITTÀ FUTURO IN SALITA
Puntuali ed impietose sono apparse le classifiche della qualità della vita delle province italiane del Sole 24ore. La battuta più facile potrebbe essere sul primo posto del Bari nella classifica della serie B accompagnato dall’86esimo in quella, ben più importante, della qualità della vita. Battuta facile ma non giusta perché un campionato di calcio fa storia a sé ogni anno mentre la qualità di vita di una città viene da lontano e non può mutare radicalmente in 12 mesi. Un paio di reti non bastano anche se inversioni di tendenza sono sempre possibili come dimostra il caso di Matera che è risalita in un anno di 15 posizioni collocandosi al 74esimo posto benché il capoluogo debba trainare una provincia particolarmente debole. Buon risultato dovuto all’effetto sinergico e simultaneo della progettualità prodotta da Matera capitale europea della cultura e da una buona amministrazione. Nelle classifiche del Sole 24ore si leggono ancora una volta passato e presente. La storia pesa come un macigno sui valori della ricchezza delle famiglie e dei consumi che trascinano le nostre province verso il fondo anche se, ancora una volta, la Puglia è spezzata. Bari è stabile all’86esimo posto mentre la Bat è al 94esimo guadagnando, però, in un anno ben 10 posizioni. Le due province – per tornare alla più familiare metafora calcistica – possono considerarsi di serie B mentre vanno in C, o comunque si chiami oggi l’ultimo girone, Foggia 103esima -1 posizione, Brindisi 106esima – 10 posizioni, Lecce 104esima arretrata di 2 posizioni e Taranto, ultima al 109esimo perdendo persino 4 posizioni.
Indicazioni utili vengono dai dati disaggregati. Bari va bene per quanto riguarda servizi ed ambiente e mostra anche valori apprezzabili per l’innovazione. Crolla, però, al 108esimo posto, al fondo della classifica, in quanto a giustizia e sicurezza. Buona è al contrario da questo punto di vista la situazione della Bat che per sicurezza è al 31esimo posto, con valori che se fossero presenti anche nei settori dell’economia, del lavoro e dei servizi porterebbero la provincia a ridosso dell’Italia felix emiliana. Le classifiche del Sole non rivelano nulla che ogni cittadino attento alla propria città non conosca. Nel Mezzogiorno, pur molto diverso al proprio interno, e nella Puglia, anche essa frammentata, c’è l’altra Italia dove la qualità della vita è molto più bassa di quanto periodicamente raccontino leader in cerca di consenso. Ed il futuro appare più che mai in salita. Per quel che può servire, vale ricordare che Cicerone a proposito della qualità della vita di una città parlava di dignitas urbis. E’ sulla dignità delle nostre città che dovremmo riflettere.