Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Caro Giliberto noi della boxe non molliamo
Con queste righe intendo dire la mia circa alcune dichiarazioni fatte il 17 novembre dal Coni Puglia circa un articolo pubblicato il giorno prima dal Corriere del Mezzogiorno sulla chiusura (da oltre tre anni) dell’Accademia Pugilistica Portoghese. Una situazione che assilla molti sportivi baresi, sorpresi dal fatto che la palestra non riapra i battenti. Allora mi chiedo, proprio nei giorni in cui è a Bari il presidente nazionale Giovanni Malagò, a quale titolo un Comitato regionale pugliese del Coni sostenga certe tesi? Mi chiedo: chi ha firmato la risposta del Coni Puglia? Da informazioni assunte “pare” che, a seguito di elezioni svoltesi nel mese di marzo, il presidente del Coni Puglia sia cambiato; come mai il nuovo presidente non ha convocato il presidente dell’Accademia Portoghese per conoscere le ragioni della nostra chiusura e cercare di trovare una soluzione anziché accusarmi? Che ci sia persecuzione nei nostri confronti? Vorrei evidenziare che l’interlocutore con cui la Portoghese in questi tre anni ha preso accordi è stato la Coni servizi SpA di Roma, il vero e solo gestore dello Stadio della Vittoria. Se la palestra è ancora in questo stato, non è per responsabilità della Portoghese. Il tutto è avvenuto a causa dell’interruzione delle utenze, riconosciuta illecitamente dal Tribunale civile, che ha impedito ai pugili di accedere ai locali di pertinenza. E il sottoscritto non è mai stato condannato in primo grado, in quanto la prima udienza si terrà il 6 dicembre prossimo. Inoltre, dato che la Portoghese non ha mai interrotto le proprie attività in passato - in precedenza la nostra sede è stata il PalaMartino - chiedo al presidente del Coni Puglia, Angelo Giliberto, nell’interesse dello sport, se lui è in grado di sbrogliare questa matassa. Se ci sono delle responsabilità, da una delle due parti, tocca alla magistratura a fare chiarezza. Il mio e nostro obiettivo è solo l’interesse dello Sport con la S maiuscola.