Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Segnale di impotenza delle istituzioni» Pioggia di reazioni, appello a Minniti
«Anticipare alle 18, 30 la tradizionale messa di Natale delle 23, 30 è una sconfitta e ha il sapore amore della resa». Lo ha detto il senatore D’Ambrosio Lettieri (Dit) commentando la decisione del parroco della chiesa di Santa Cecilia al quartiere Libertà di Bari. Com’è ormai noto nelle strade del popoloso rione di Bari dopo le 19 circa scatta il coprifuoco: i negozianti chiudono in anticipo e i residenti evitano di uscire di casa anche solo per fare la spesa. «È la resa - continua il senatore - non certo della chiesa o dei sacerdoti che in quel quartiere ogni giorno lavorano in prima linea alla integrazione e al rispetto degli altri, è piuttosto l’anticamera di una resa incondizionata delle istituzioni alla violenza, alla paura, alla intolleranza. È come mettere il sigillo dello Stato e dell’amministrazione comunale alla solitudine dei cittadini del quartiere Libertà e di don Giovanni e don Vincenzo». La decisione di non celebrare la messa di Natale nell’orario consueto, per il senatore, è solo «la punta dell’iceberg, sotto cui proliferano ben altri problemi».
Il sindaco Decaro in un’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno ha annunciato che chiederà per il Libertà al ministro Minitti un presidio fisso delle forze dell’ordine. Una richiesta che però dovrà fare i conti con le carenze d’organico delle forze dell’ordine.
«Le istituzioni non restino indifferenti alla notizia che un parroco cancelli la messa di mezzanotte di Natale per paura della delinquenza - dice il deputato barese Nuccio Altieri (Lega) - perché se iniziamo a essere arrendevoli e a cedere sempre più sulle nostre tradizioni, la nostra cultura e la nostra identità cristiana, allora siamo destinati a essere sottomessi. Non serve chiedere al ministro Minitti, come fa il sindaco Decaro di militarizzare i quartieri o scortare la gente che va a messa, ma servono rimpatri e espulsioni di massa per tutti quei clandestini che non lavorano, non rispettano la nostra città che anzi offendono, sporcano e derubano. A don Giovanni e don Marco, parroci del quartiere Libertà, va tutta la mia solidarietà e comprensione e dico loro resistete. Sabato e domenica prossimi saremo in piazza anche a Bari per difendere gli italiani e le nostre città da una invasione pericolosa e incontrollata, favorita da Renzi e il suo Pd anche con le leggi come lo ius soli».
D’Ambrosio Letteri Decisione grave, ed è solo la punta dell’iceberg