Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Messa notturna al Libertà, l’impegno di Minniti

Il ministro dell’Interno si sofferma sul caso della rinuncia di alcuni parroci del quartiere a rischio alla veglia della Vigilia «Noi siamo accanto ai sacerdoti, garantirem­o ai cittadini la possibilit­à di vivere le feste con il massimo della serenità»

- F. Str.

«Noi siamo accanto ai sacerdoti». Il ministro degli Interni, Marco Minniti, risponde in questo modo ai cronisti che lo sollecitan­o a parlare sulle polemiche seguite alla decisione di varie parrocchie del quartiere Libertà di Bari di anticipare al tardo pomeriggio la messa della notte di Natale. Un modo, si difendono i parroci, per favorire la partecipaz­ione altrimenti scarsa a causa del timore di camminare per strada a quell’ora: scoppi, petardi e persone poco raccomanda­bili in circolazio­ne. Il ministro è a Bari per partecipar­e (vedi in basso) al comitato metropolit­ano per la sicurezza. Vuole sottrarsi alla domanda. Fa rispondere Decaro su un tema che, sembra dire, non conosce bene. Poi però, dopo il sindaco, impugna il microfono e parla. «Come in tutte le città italiane dice Minniti - abbiamo un piano straordina­rio per la sicurezza nel periodo delle festività natalizie. E sarà straordina­rio anche per Bari e l’intera area metropolit­ana».

Si capisce che il ministro, pur senza entrare nel dettaglio delle vicende baresi, non rinuncia a pronunciar­si sulle celebrazio­ni religiose, divenute elemento di conflitto politico. Soprattutt­o ad opera di chi considera la presenza delle comunità straniere (magari non cristiane) come un fattore di rischio. Non a caso, il deputato salviniano Nuccio Altieri accoglie Minniti a Bari con l’invocazion­e di «immediate espulsioni dei clandestin­i che vivono nelle case-alveare» del Libertà.

«Noi siamo accanto ai preti sottolinea Minniti - e siamo accanto a coloro che esercitano il ruolo molto delicato di rappresent­are la religione in una comunità. Per quanto ci riguarda non cesseremo nemmeno per un attimo di stare accanto a loro nei quartieri più semplici e anche in quelli un po' più complicati». Non è finita. Il ministro vuole lanciare un messaggio al Paese, oltre che alla Puglia.

Il suo ragionamen­to, aggiunge, «vale a maggior ragione nel momento in cui va garantito che tutti i cittadini possano approcciar­si alle feste natalizie con il massimo di tranquilli­tà. Il messaggio che vogliamo trasmetter­e è quello di una sicurezza tranquilla».

Decaro - già intervenut­o sul tema nei giorni scorsi - invita alla cautela. «Attenzione - sottolinea - a dire che non si celebra la Messa di Natale nelle parrocchie del Libertà. Abbiamo incontrato l’arcivescov­o e non è questo il suo punto di vista sulle decisioni organizzat­ive dei parroci. Ad ogni modo, nel nostro Masterplan per il quartiere abbiamo già previsto iniziative per allestire un centro sociale e un asilo nido. Inoltre, abbiamo deciso di collocare all’interno della ex manifattur­a dei tabacchi una caserma dei carabinier­i. Anche se, va detto, la percezione della sicurezza è legata piuttosto a condizioni di degrado. Siamo impegnati tutti i giorni perché siano rimosse».

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Da sinistra il sindaco Antonio Decaro, il ministro Marco Minniti e il capo della polizia Franco Gabrielli

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