Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Castellano vuole il processo: «Ho rifiutato il risarcimento»
Daniela Castellano: «Condivisa la nostra tesi»
«La Procura di Trani ha lavorato bene. È arrivata dove noi pensavamo dovesse arrivare: al ministero». Lo afferma Daniela Castellano, che nella strage dello scorso anno ha perso il papà.
«La procura di Trani ha lavorato bene. È arrivata là dove noi pensavamo ci fosse una falla: ai vertici del ministero». Daniela Castellano, presidente dell’Astip, Associazione Strage Treni in Puglia 12 luglio 2016), è soddisfatta del modo in cui si sono chiuse le indagini sulla tragedia ferroviaria dello scorso anno.
Lei ritiene che il ministero delle Infrastrutture sia responsabile?
«Non è pensabile che non fosse a conoscenza dei sistemi obsoleti nella tratta Andria Corato. Assurdo che non abbia fatto niente. Lo Stato non ha saputo salvare 23 persone. Negli ultimi anni sono stati sfiorati 20 incidenti. Un minimo di attenzione dovevano pur averla. Bisogna prima morire perché qualcuno se ne accorga?».
E la Ferrotramviaria?
«Non ci stancheremo di chiedere alla Regione e al presidente Emiliano di revocarle la concessione».
Non avete accettato i risarcimenti, perché?
Niente risarcimenti. Andiamo a processo. Ci hanno proposto cifre ridicole. Per la morte di mio padre erano disponibili a darci 156 mila euro. Avevano considerato il disastro come incidente stradale e non strage ferroviaria. Non hanno avuto alcuna forma di rispetto. Andiamo in giudizio, siamo convinti che le famiglie devono dare forza alla procura. I responsabili devono pagare».
Come?
«Chiediamo giustizia, non vogliamo vendetta. Non ci ridarà i nostri cari. Esigiamo che sia condannato chi non ha rispettato le regole. Lottiamo perché stragi come queste non si ripetano»
23 le vittime dell’incidente ferroviario avvenuto tra Andria e Corato
60 i feriti nello scontro fra treni avvenuto tra Andria e Corato
Non è pensabile che il ministero non fosse a conoscenza dei sistemi obsoleti su quella tratta