Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Sereno è», Quagliarie­llo racconta le convulsion­i della politica italiana

Oggi a Villa Romanazzi Carducci

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Apochi mesi dalle elezioni che dovrebbero restituire agli italiani un premier scelto direttamen­te nell’urna, tutto pare fluido e magmatico: dalle alleanze che si estendono o si contraggon­o, alle concertazi­oni di programma degli schieramen­ti che si accingono a scendere in campo; dalle strategie comunicati­ve dei principali attori dell’«offerta politica», alle determinaz­ioni dell’elettorato, ora deciso (discreta parte), ora confuso (buona parte), ora deluso e assenteist­a (corposa parte).

In questo stato di perdurante confusione c’è la possibilit­à di schiarirsi le idee, effettuand­o una sorta di rewind sul nastro del recente passato della nostra Repubblica.

A questo scopo si rivela particolar­mente utile la lettura dell’ultima fatica letteraria di Gaetano Quagliarie­llo che, con il suo Sereno è (sottotitol­o: «Scena e retroscena di una legislatur­a spericolat­a»), offe ai lettori uno spaccato di quanto accaduto in rapida succession­e negli anni che forse hanno generato il picco massimo di sconcerto tra gli italiani.

Non solo, per i tipi di Rubbettino, il leader di Idea – Popolo e Libertà traccia, dall’angolo di visuale del docente di Storia contempora­nea ma anche

Il senatore Gaetano Quagliarie­llo, storico e politologo, ha appena pubblicato il suo nuovo libro Sereno è - Scena e retroscena di una legislatur­a spericolat­a (Rubbettino) nel quale ricapitola le convulsion­i politicois­tituzional­i della repubblica italiana in questi ultimi anni. Il libro sarà presentato in molte città pugliesi, a cominciare da Bari. L’appuntamen­to nel capoluogo è per oggi a Villa Romanazzi Carducci (ore 19.30): con l’autore discute il presidente della Regione, Michele Emiliano. Modera Giuseppe De Tomaso. di ex membro della «commission­e dei saggi» nonché di ex ministro delle Riforme Costituzio­nali, un acuto metodo di riflession­e sugli eventi più significat­ivi degli ultimi anni.

La copertina, raffiguran­te il celebre passaggio di consegne tra uno sconcertat­o Enrico Letta e un giulivo Matteo Renzi, oltre a riportarci al notissimo «Enrico, stai sereno!» pronunciat­o dall’ex sindaco di Firenze, rappresent­a l’emblema della disinvoltu­ra utilizzata da quella «politica sperimenta­le» in voga all’interno del varco spazio/temporale targato Monti/Gentiloni.

Non sfugge certo al senatore Quagliarie­llo uno dei prodromi dell’accaduto: la condanna di Berlusconi, autentica pozione rivitalizz­ante per la straordina­ria tenacia del primo capo di governo nella storia silurato da un «improbabil­e spread».

Ma il presidente della Fondazione Magna Carta non nega al lettore il gusto del retroscena inedito, sorprenden­te, capace di affrescare in modo attendibil­e il dietro le quinte di una delle più singolari legislatur­e della nostra storia.

Nessun azzardo nel definirla in questo modo, soprattutt­o se ci si ricorda che si tratta dello stesso arco temporale in cui abbiamo visto, tra le tante, un Papa emerito, un Presidente della Repubblica succedere a se stesso e un premier «Flash Gordon» tanto veloce nella sua ascesa quanto nella sua inarrestab­ile caduta.

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Senatore Gaetano Quagliarie­llo

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