Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A TAVOLA Bari vista dalla «Terrazza»
Il ristorante del Grande Albergo delle Nazioni offre qualità e colpo d’occhio
Tutti i lettori non più giovanissimi ricorderanno di sicuro un mitico film dei primi anni Settanta del secolo scorso, diretto e interpretato da Alberto Sordi in coppia con una meravigliosa Monica Vitti. Si chiama Polvere di stelle ed è stato quasi interamente girato a Bari, in gran parte nel teatro Petruzzelli. Non tutti però ricorderanno che in alcune scene appare il Grande Albergo delle Nazioni in una veste di scintillante eleganza, forse per esigenze cinematografiche, o forse per rendere un giusto omaggio a una struttura che per decenni, e a dispetto di un lungo periodo di interruzione, ha contribuito a mantenere alto il livello qualitativo dell’accoglienza cittadina.
Ed è tuttora in forma smagliante, con il suo fascinoso stile architettonico d’epoca e con la sua privilegiata posizione sul lungomare. Posizione privilegiata di cui godono tanto coloro che soggiornano nelle lussuose camere, quanto i clienti del ristorante Terrazza delle Nazioni (foto 1), aperto tutti i giorni anche per gli ospiti non residenti in hotel.
È infatti situato all’ultimo piano e domina un panorama d’eccezione: tra il mare aperto, il quartiere murattiano e il borgo antico, mentre all’interno i chiari toni d’arredo vengono impreziositi da un servizio impeccabile, coordinato da Gaetano Morea.
Dei fornelli si occupa Johnny Basti ( foto 2), la cui linea di cucina riesce a mantenersi in equilibrio tra raffinata classicità internazionale, e un intelligente recupero dei piatti e delle materie prime della tradizione. A partire dalle focacce bianche e rosse, e dal corretto tortino di cicorie con purea di fave, pomodoro e crostino di pane di Altamura.
Si continua con un primo molto gustoso: i capunti con funghi cardoncelli, ricotta marzotica, emulsione di pomodoro secco ed erba cipollina, che registrano un bel risultato finale, cremoso e dai vaghi sentori affumicati. Oppure, tra i secondi, si distingue il succulento carré d’agnello su brunoise di carote e purea di patate ( foto 3).
In alternativa si può optare per le più fresche e delicate soluzioni che coniugano il mare con la terra: dall’insalata di seppia con fagiolini, valeriana agli agrumi e crema al nero; ai paccheri con polpa di astice, pomodori e carciofi spadellati.
La selezione enologica, in prevalenza regionale con aperture nazionali, potrebbe essere più articolata; il conto è di circa 55 euro vini esclusi.