Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Quattro furbetti del cartellino sotto inchiesta al Policlinico per assenteismo
Si assentava dal luogo di lavoro per andare a prendere il caffè con gli amici o per sbrigare altre faccende personali. La procura di Bari ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di quattro persone, dipendenti del Policlinico di Bari, accusate di concorso in truffa aggravata e false attestazioni «mediante l’illecito utilizzo del badge magnetico per l’accesso alla struttura sanitaria».
I furbetti del cartellino sono stati smascherati casualmente mentre gli investigatori della finanza stavano indagando su un presunto traffico di droga tra Spagna e Italia, nel quale i quattro dipendenti del Policlinico non sono coinvolti. Il 7 novembre scorso l’inchiesta ha portato all’arresto di 19 persone e al sequestro di beni per circa cinque milioni di euro. Nei confronti di sei di loro i cui redditi sono risultati bassi rispetto al tenore di vita e ai beni in loro possesso, è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili, immobili, quote societarie e un’imbarcazione per un valore complessivo di oltre due milioni di euro.
L’inchiesta ribattezzata «Lupin» ha accertato l’esistenza di un’organizzazione composta prevalentemente da familiari e amici, con base fra Mola di Bari e Monopoli che era la destinazione finale dello stupefacente e ramificazioni nel sud della Spagna, dove c’erano i sodali spagnoli in contatto diretto con i trafficanti nordafricani. Gli indagati importavano tonnellate di hashish dal Marocco in Italia, passando per Portogallo, Spagna e Francia.
Sulla vicenda, il Policlinico precisa di aver avuto da sempre «un atteggiamento teso alla prevenzione dei fenomeni di assenteismo». La direzione generale del Policlinico «condanna fortemente» l’episodio accertato dalla Gdf barese e aggiunge che «tali comportamenti, ove dovessero essere confermati in ambito disciplinare, saranno sanzionati in misura proporzionale alla gravità del fatto commesso e al danno all’immagine arrecato al Policlinico».