Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Pinocchio è un grande romanzo dell’educazione
Gek Tessaro lo riscrive e l’illustra un’opera dell’800
“Pinocchio è conosciuto in tutto il mondo, ma poco letto, quindi l’idea è di allegerirlo, renderlo più fruibile, usando un’immagine molto pulita. Un pinocchio bianco, di legno. E non appartiene al mondo degli uomini” – così Gek Tessaro inizia la sua intervista sul portale Raiscuola. Le mani sono il tema dominante di questo nuovo lavoro, una riscrittura del Pinocchio collodiano improntata a una fedeltà di fondo che viene smentita nel finale in cui il protagonista viene “liberato”. Scrive Tessaro nella prefazione del libro pubblicato da Lapis: “come tanti lettori, anch’io ho spesso desiderato poter intervenire in favore del mio eroe. E l’ho fatto”. Un libro in cui contano soprattutto le splendide illustrazioni che sottolineano la natura altra di Pinocchio, la sua diversità da tutto e da tutti. Ma chi è Gek Tessaro? È maestro d’arte, autore e illustratore di libri per bambini/e. Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno che racconta” nasce “il teatro disegnato”. Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi. I suoi capolavori Il salto. Di città in città (2005) e Il circo delle nuvole (2007) sono stati selezionati tra i migliori 250 libri del mondo dalla Biblioteca Internazionale di Monaco. Tornando al “nostro” Pinocchio il critico letterario Alessandro Zaccuri sottolinea come “Pinocchio è un grande romanzo dell’educazione, un grande romanzo in cui il bambino prende consapevolezza del suo posto nel mondo, prende consapevolezza del rapporto con gli adulti e prende consapevolezza che lui questo mondo lo deve attraversare, sì, con la spregiudicatezza della fantasia, ma anche con la concretezza del proprio corpo.” E dunque c’è ancora tanto da imparare da questo straordinario personaggio. Da rileggere.
PINOCCHIO VIVE LA PRIMA ESPERIENZA DI RESURREZIONE CHE C’È NEL LIBRO