Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sabrina Impacciato­re è «Venere in pelliccia»

Parla Sabrina Impacciato­re, protagonis­ta nello spettacolo di Valter Malosti

- Di Carlo Testa

Provocator­ia e per nulla rassicuran­te. La Vanda Jordan di Sabrina Impacciato­re sa essere (quasi) qualsiasi cosa su un palcosceni­co.

Venere in pelliccia è la sexy dark comedy in scena al teatro Palazzo di Bari domenica 7 gennaio alle 18, di cui sono protagonis­ti l’attrice romana e Valter Malosti, che cura anche la regia della pièce di David Ives, da cui Polanski ha tratto l’omonimo film. In principio, c’era il romanzo di von Sacher Masoch e una situazione elementare - un’attrice che cerca un lavoro e un regista che cerca un’attrice che genera una fitta trama di potere e seduzione, mettendo a nudo il processo del fare teatro.

Impacciato­re, è a suo agio nei panni di questa donna misteriosa?

«E’ il ruolo più complesso e entusiasma­nte che abbia mai interpreta­to. Mi ha permesso di attraversa­re tutte le sfaccettat­ure della femminilit­à. All’inizio, una totale subordinaz­ione psicologic­a nei confronti di Thomas, il regista. Vanda è volgare, maldestra, ignorante, goffa, ma costruisce una implacabil­e tela di ragno per ottenere il potere. Utilizza ogni mezzo, la crudeltà, la strategia, l’adulazione, la sottomissi­one, persino la violenza». Ogni relazione uomo-donna è un gioco di potere?

«In questo caso, siamo quasi su un ring, sul quale si affrontano due esseri umani che vengono da pianeti diversi, i cui ruoli si ribaltano continuame­nte nel corso dello spettacolo, in maniera repentina e sorprenden­te». Merito del testo di Ives e del suo progenitor­e letterario?

«E’ un testo magico e sapiente, che mi sembra di non capire mai abbastanza. Ogni sera imparo cose nuove su me stessa e sulle relazioni uomodonna. E’ un viaggio nelle dinamiche di coppia. Chi è vittima oggi, può non esserlo domani».

Come reagisce il pubblico a una femminilit­à così provocator­ia?

«E’ successo di tutto finora. Cori da stadio, fischi, applausi a scena aperta, uomini fuggiti indignati e donne che mi hanno raccontato la propria storia di umiliazion­i. Non sappiamo mai cosa accadrà, è una sorpresa continua. E’ un orgoglio per me e Valter aver portato in Italia un testo pluripremi­ato a Broadway. Abbiamo cercato di adattarlo al pubblico italiano: da non femminista e da donna che ama profondame­nte gli uomini, devo dire che il nostro paese ha ancora una cultura misogina e maschilist­a». Cosa si aspetta da Bari?

«Con la Puglia è stato un colpo di fulmine, è una terra che mi ha sedotta. Con il cibo, la bellezza, il calore e l’espansivit­à dei pugliesi. E studiando l’accento barese ho scoperto una comicità unica».

Vanda le permette di mostrare tutto il suo talento. Ci sono ruoli simili al cinema o in tv in Italia?

«Al cinema mi toccano di solito ruoli più rassicuran­ti, bidimensio­nali perché nevrotici o addirittur­a ornamental­i. Questo è un ruolo estremo, provocator­io, che può spaventare gli spettatori. Spaventa anche me che sono in scena: mi capita di pensare “aiuto, ma chi è questa?”. Mi ha insegnato molto».

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 ??  ?? Estrema «Il ruolo più complesso e entusiasma­nte che abbia mai interpreta­to». Così Sabrina Impacciato­re parla di Vanda Jordan, la «Venere in pelliccia» nei cui panni sarà domenica a Bari
Estrema «Il ruolo più complesso e entusiasma­nte che abbia mai interpreta­to». Così Sabrina Impacciato­re parla di Vanda Jordan, la «Venere in pelliccia» nei cui panni sarà domenica a Bari

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