Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Così lo Stato risponderà ai clan»

Il ministro dell’Interno a Bari per presiedere una riunione urgente «Qui cosche con movenze mafiose, adesso un piano straordina­rio»

- Bepi Castellane­ta

Il governo accorre al capezzale di una terra ferita e sprofondat­a dalla paura. E il ministro dell’Interno Marco Minniti annuncia a Bari la risposta dello Stato e la strada da intraprend­ere dopo l’escalation criminale di Bitonto, dove due pallottole vaganti sparate dai soldati dei clan hanno spezzato il destino di una donna innocente.

Indagini serrate per individuar­e i gruppi di fuoco che hanno sparso terrore e morte, un’attività investigat­iva concentrat­a sulla criminalit­à organizzat­a del territorio, un piano straordina­rio di controllo: ecco il piano illustrato da Minniti a distanza di tre giorni dall’omicidio di Anna Rosa Tarantino, 84 anni, uccisa alle 8,30 di sabato scorso nel centro storico della città mentre tornava a casa dopo essere stata a messa.

Il ministro è giunto a Bari ieri mattina. E ha presieduto il comitato per la sicurezza che si è svolto in prefettura con i vertici delle forze dell’ordine (c’erano tra gli altri il capo della polizia Franco Gabrielli, il comandante generale dei carabinier­i Tullio Del Sette e il comandante interregio­nale della guardia di finanza Carlo Ricozzi), il procurator­e Giuseppe Volpe e il procurator­e aggiunto Francesco Giannella. Alla riunione hanno partecipat­o inoltre i sindaci di Bari e Bitonto, Antonio Decaro e Michele Abbaticchi­o. «La risposta dello Stato sarà molto dura, non soltanto non consentire­mo zone franche ma neanche angoli franchi», dice Minniti. Il quale tiene a precisare che sul tavolo non c’è una strategia a breve termine: non è insomma una risposta dimostrati­va dettata da una situazione di emergenza e di allarme sociale, ma si tratta di un piano ben preciso per sradicare l’inquinamen­to criminale a Bitonto. «Quanto accaduto è inaccettab­ile», dice Minniti. Che conferma l’esistenza di un «conflitto aperto tra organizzaz­ioni criminali che hanno tutte le movenze e i modi di agire tipici della mafia, anche se non c’è una sentenza passata in giudicato. Organizzaz­ioni - sottolinea il ministro - che si dedicano allo spaccio di droga con sempre maggiore capacità di reclutamen­to e volume di fuoco». Il ministro dell’Interno definisce «inaccettab­ile» quanto accaduto a Bitonto e assicura una risposta «molto dura» da parte dello Stato. «Le operazioni dichiara - si protrarran­no fino a quando sarà necessario, sarà un’azione incessante per il ristabilim­ento di principi importanti­ssimi». A questo proposito Minniti parla di «libertà» e «democrazia», e cita l’azione portata avanti dal governo a Ostia e ancora prima a Foggia, dove il rafforzame­nto dei controlli dopo la strage dell’estate scorsa sul Gargano va avanti. Il piano del Viminale si sviluppa quindi attraverso un’intensa attività investigat­iva ma anche con un’azione straordina­ria di presidio del territorio, un’autentica emergenza visto che Bitonto nel giro di un quarto d’ora si è trasformat­a in un campo di battaglia. E accanto all’azione di forze dell’ordine e magistratu­ra ci sarà l’impegno delle istituzion­i a livello locale. Il sindaco di Bari e della Città metropolit­ana, Antonio Decaro, lancia un appello per un fronte unico e compatto della legalità. «Lo Stato siamo tutti noi», dichiara mostrandos­i certo di una reazione dei cittadini. Poi torna a parlare di quella mattinata di terrore. «Questi vigliacchi - dice Decaro - hanno commesso un errore perché quando si colpisce un simbolo la comunità reagisce in maniera dura». Secondo Decaro il tessuto sociale di Bitonto e della Città metropolit­ana è sano. «Qui non siamo in una fiction televisiva», ammonisce facendo riferiment­o a Gomorra. Anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchi­o, si mostra ottimista a proposito di un risveglio delle coscienze di quanti chiedono legalità e sicurezza. «Sono convinto -dichiara - che questo territorio risponderà nell’unico modo che conosce, con la parola “presente”». Il sindaco parla di riscatto e di risposta contro il mercato della droga. E tiene a precisare che adesso, in questa battaglia per la legalità, «Bitonto è diventata la terra simbolo».

Marco Minniti La risposta dello Stato sarà molto dura, le operazioni si protrarran­no finché necessario

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Linea dura Il ministro dell’Interno, Marco Minniti

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