Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Allarme sul consumo di suolo: Un metro cubo ogni 5 secondi
In Puglia in un anno, tra il 2015 e il 2016 sono andati in fumo 414 ettari di suolo, essenzialmente un metro cubo ogni 5 secondi e la percentuale di consumo aggiornata al 2016 è tra l’8 e il 10%, leggermente superiore alla media nazionale che si attesta al 7,6% e al secondo posto fra le regioni del Sud Italia, secondo l’ultimo rapporto Ispra 2017. Si passa dai 29.312 ettari di suolo consumato a Foggia (4,20%) ai 39.908 di Lecce (14,46%), a Taranto (9,57%) con 23.358 ettari, Bari (9,91%) con 37.924 ettari e Brindisi (10,58%) con 19.446 ettari.
«La terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali - denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - per fattori diversi, a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. Ciò fa emergere la necessità di monitorare e prevenire i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni».
Per questo è stata lanciata l’iniziativa «People4Soil», a nome delle 500 organizzazioni che hanno aderito al network europeo (www.salvailsuolo.it). Si chiede di fermare il consumo di suolo sviluppando un quadro legislativo vincolante per gli stati membri d’Europa, che riconosca al suolo lo status di «bene comune» proprio come l’aria e l’acqua.