Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I nastrini rossi: «Vogliamo insegnare qui»
«Vogliamo insegnare nella nostra terra e veder rientrare quei docenti pugliesi o siciliani, comunque meridionali, che sono costretti a lavorare lontano». A sostenerlo i «Nastrini rossi» pugliesi, docenti stabilizzati dalla « Buona scuola» ed assunti al Nord.
«Vogliamo continuare a insegnare nella nostra terra e veder rientrare quei docenti pugliesi o siciliani, comunque meridionali, che oggi sono costretti a lavorare lontano». A sostenerlo i “Nastrini rossi” pugliesi, docenti stabilizzati dalla “Buona scuola” ed assunti al Nord, che ieri a Bari hanno manifestato davanti la sede del Consiglio regionale della Puglia con una delegazione composta da oltre trenta insegnanti. L’iniziativa rientra nella protesta avviata il 28 dicembre scorso a Catania «in un fronte unito di rivendicazione dei diritti soprattutto - ha spiegato la portavoce del gruppo, Francesca Marsico - delle donne e delle lavoratrici, oltre che delle loro famiglie. Stimiamo in 30 mila i docenti costretti a lasciare le proprie famiglie al Sud per avere una cattedra al Nord. Continuiamo a sentirci danneggiati e per questo continua anche la nostra protesta». «Chiediamo ancora una volta che qualcuno si occupi seriamente della situazione ed anche se in Puglia - ha sottolineato - possiamo ritenerci pressoché fortunati, essendo pochissimi di noi fuori regione, restiamo nel panorama del Mezzogiorno una sorta di mosca bianca».