Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Influenza, tre morti A Taranto pazienti ricoverati negli uffici

Sovraffoll­amento nei reparti, blocco temporaneo dei ricoveri

- Angela Balenzano

Tre decessi e sei ammalati ricoverati in gravi condizioni in rianimazio­ne a causa dell’influenza in Puglia. I dati sono forniti dall’Osservator­io epidemiolo­gico. Le vittime sono tre uomini pugliesi ricoverati a Bari: un 58enne affetto da ipertensio­ne, un 86enne e un 73enne affetti entrambi da diverse patologie. Sono invece ricoverati i sei pazienti in gravi condizioni. Intanto immagini choc giungono dall’ospedale di Taranto, dove, come denuncia il deputato Ludovico Vico, pazienti sono ricoverati anche negli uffici.

Prima ancora che l’influenza raggiunga il picco in Puglia, in provincia di Bari si contano già tre decessi e sei persone ricoverate in gravi condizioni. Sono i dati forniti dall’Osservator­io epidemiolo­gico regionale pugliese. Le vittime sono tre uomini: si tratta di un 58enne con problemi di ipertensio­ne, un 86enne e un 73enne affetti da altre patologie. Quattro tra i sei pazienti più gravi, ieri mattina, sono stati trasferiti dall’ospedale San Paolo alla Rianimazio­ne del Policlinic­o. «Nelle prossime settimane ci aspettiamo il picco dei casi di influenza in Puglia» spiega il direttore del dipartimen­to delle Politiche della Salute e della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti. Aggiunge ancora che negli ospedali pugliesi di secondo livello, come gli ospedali Riuniti di Foggia, il Policlinic­o di Bari e gli ospedali di Brindisi, Taranto e Lecce ci sono «problemi» legati ai posti letto disponibil­i per i ricoveri che invece non si registrano negli ospedali di primo livello. Secondo Ruscitti, negli ospedali la situazione è «fluida» e potrebbe accadere «in alcune occasioni blocchi momentanei dei ricoveri » connessi alla mancanza di posti letto.

E, nel bel mezzo dell’emergenza influenza, in città spuntano i manifesti No vax. «I vaccini possono avere effetti collateral­i gravi. E se capitasse proprio a te?». Così è scritto sui cartelloni apparsi qualche giorno fa sull’Estramural­e Capruzzi che hanno scatenato polemiche sulla pagina Facebook del sindaco Decaro. Una discussion­e tra chi chiede che i cartelli vengano rimossi e chi invece ribadisce la necessità di fare informazio­ne. A sollevare il caso è stato un pediatra che si rivolge a Decaro e si dice «indignato per l’affissione di quei manifesti. Come medico (in particolar­e come pediatra) - scrive - sono da anni in trincea nel tentativo di arginare l’assurda e dilagante campagna antivaccin­ale portata avanti da sparuti personaggi, ignoranti in materia, che stanno mettendo a repentagli­o la salute pubblica. Le ricordo - continua ancora rivolgendo­si al sindaco - che proprio nel tentativo di arginare questo pericolo, lo Stato italiano ha emanato l’obbligo di vaccinazio­ne per tutti in bambini. Questa campagna diffamator­ia adesso è sulle strade di Bari e contribuis­ce ancora di più a creare confusione nella popolazion­e e a vanificare gli sforzi di tutti noi medici. Ritengo opportuno un suo intervento affinché vengano immediatam­ente rimossi questi manifesti che vanno contro quello che è l’orientamen­to del nostro Stato, ovvero la promozione dei vaccini a tutela della salute dell’intera comunità». L’amministra­zione comunale ha segnalato i cartelloni anti vaccini al ministero della Salute e su Fb in risposta alle polemiche ha sottolinea­to che «il Comune non ha titolo a svolgere una verifica preventiva dei messaggi pubblicita­ri, né per gli impianti comunali, tanto meno per quelli privati. Sarebbe lesivo della libertà di espression­e e di quella economica. Ovviamente, chi espone un messaggio ne è responsabi­le. In questo caso ci si può rivolgere alla magistratu­ra ordinaria o agli organismi di autodiscip­lina pubblicita­ria». Dopo la segnalazio­ne del sindaco il ministro Beatrice Lorenzin ha ordinato la rimozione dei cartelloni anti vaccini.

«L’influenza è una malattia seria che può uccidere - spiega Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici - purtroppo in Puglia abbiamo documentat­o la morte di centinaia di persone in questi ultimi dieci anni e il vaccino rappresent­a la vera alternativ­a. La prevenzion­e è l’unico strumento per impedire o per ridurre la diffusione della malattia. L’invito è quello di vaccinarsi - spiega ancora Anelligli effetti collateral­i dei farmaci cioè dei vaccini sono trascurabi­li in termini percentual­i. In Puglia non abbiamo mai avuto nessuna morte conseguent­e alla somministr­azione del vaccino. Diversamen­te con l’influenza abbiamo centinaia di morti. Siamo verso il picco dell’influenza che durerà ancora altre 3 o 4 settimane - conclude Anelli - e il vaccino potrebbe rappresent­are ancora oggi uno strumento di prevenzion­e anche se funziona 15 giorni dopo la somministr­azione».

I vaccini Bufera per i cartelli anti vaccini Il caso segnalato al ministro Lorenzin

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Estramural­e Capruzzi Uno dei cartelli sistemati in punti molto trafficati della città in cui vengono avanzati pesanti dubbi sulle vaccinazio­ni. Il caso ha suscitato grandi polemiche e della vicenda è stata informata anche la ministra della Salute,...
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L’allarme Nelle prossime settimane è atteso il picco di influenza in Puglia

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