Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Blasi, Bellanova e altri candidati Il risiko del Pd verso le elezioni

- di Francesca Mandese

Il tempo stringe e il quadro delle candidatur­e deve essere completato. Il compito più duro è quello del Pd, che oltre agli avversari d deve fare i conti con i cugini della sinistra e con le correnti interne. Perciò Matteo Renzi ha convocato a Roma anche il segretario pugliese Lacarra (foto) .

Proprio il numero uno regionale del partito ha il difficile compito di rappresent­are tutte le anime del partito pugliese.

Nella nota ufficiale diffusa dall’ufficio stampa di largo del Nazareno, l’incontro svoltosi l’altro ieri sera è stato definito «di ascolto e di riflession­e», l’occasione «per fare una prima analisi sulla situazione che riguarda i diversi territori e per cominciare a delineare le caratteris­tiche per le migliori candidatur­e da spendere». Sembrerebb­e, dunque, che più che di nomi si sia parlato di criteri da adottare per scegliere i candidati che dovranno affrontare la difficile sfida nei 24 collegi uninominal­i e quelli da inserire nelle mini-liste dei collegi plurinomin­ali, teoricamen­te più garantiti nella corsa alla conquista di un seggio in Parlamento.

Naturalmen­te, se anche non si fosse parlato di nomi nel corso dell’incontro di martedì sera, in Puglia circolano già indiscrezi­oni e ipotesi. Non sarà della partita Matteo Renzi, il cui nome era stato associato a un seggio pugliese alcune settimane fa, quando il segretario del Pd ed ex premier aveva annunciato di voler correre in un seggio del Mezzogiorn­o. Renzi ha annunciato che la sua scelta cadrà su un seggio campano.

Bisognerà però garantire la rielezione dei pezzi da novanta del Pd, a cominciare dalla vice ministra Teresa Bellanova, brindisina di origine ma leccese di adozione. Ci sono poi i parlamenta­ri uscenti e i volti nuovi che scalpitano per un posto al sole. Il duello più interessan­te potrebbe essere quello tra Massimo D’Alema (Liberi e Uguali) e l’ex segretario regionale del Pd Sergio Blasi, che pare siano pronti a sfidarsi nell’uninominal­e che include Gallipoli, storico feudo di D’Alema. Quanto alle mini-liste dei sei collegi uninominal­i, i primi due candidati in lizza dovrebbero affrontare la sfida con relativa tranquilli­tà. Certo, la battaglia più dura sarà con il governator­e Michele Emiliano, la cui lista di “favoriti” appare assai lunga.

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