Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Blasi, Bellanova e altri candidati Il risiko del Pd verso le elezioni
Il tempo stringe e il quadro delle candidature deve essere completato. Il compito più duro è quello del Pd, che oltre agli avversari d deve fare i conti con i cugini della sinistra e con le correnti interne. Perciò Matteo Renzi ha convocato a Roma anche il segretario pugliese Lacarra (foto) .
Proprio il numero uno regionale del partito ha il difficile compito di rappresentare tutte le anime del partito pugliese.
Nella nota ufficiale diffusa dall’ufficio stampa di largo del Nazareno, l’incontro svoltosi l’altro ieri sera è stato definito «di ascolto e di riflessione», l’occasione «per fare una prima analisi sulla situazione che riguarda i diversi territori e per cominciare a delineare le caratteristiche per le migliori candidature da spendere». Sembrerebbe, dunque, che più che di nomi si sia parlato di criteri da adottare per scegliere i candidati che dovranno affrontare la difficile sfida nei 24 collegi uninominali e quelli da inserire nelle mini-liste dei collegi plurinominali, teoricamente più garantiti nella corsa alla conquista di un seggio in Parlamento.
Naturalmente, se anche non si fosse parlato di nomi nel corso dell’incontro di martedì sera, in Puglia circolano già indiscrezioni e ipotesi. Non sarà della partita Matteo Renzi, il cui nome era stato associato a un seggio pugliese alcune settimane fa, quando il segretario del Pd ed ex premier aveva annunciato di voler correre in un seggio del Mezzogiorno. Renzi ha annunciato che la sua scelta cadrà su un seggio campano.
Bisognerà però garantire la rielezione dei pezzi da novanta del Pd, a cominciare dalla vice ministra Teresa Bellanova, brindisina di origine ma leccese di adozione. Ci sono poi i parlamentari uscenti e i volti nuovi che scalpitano per un posto al sole. Il duello più interessante potrebbe essere quello tra Massimo D’Alema (Liberi e Uguali) e l’ex segretario regionale del Pd Sergio Blasi, che pare siano pronti a sfidarsi nell’uninominale che include Gallipoli, storico feudo di D’Alema. Quanto alle mini-liste dei sei collegi uninominali, i primi due candidati in lizza dovrebbero affrontare la sfida con relativa tranquillità. Certo, la battaglia più dura sarà con il governatore Michele Emiliano, la cui lista di “favoriti” appare assai lunga.