Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
MA FANTANTONIO CERCA UNA MAGLIA
Capriola, volteggio, mutamento di programma. Un’altra cassanata, in fondo. Contrariamente a quanto dichiarato nei mesi scorsi alla Gazzetta
dello Sport, Antonio Cassano non avrebbe più intenzione di ritirarsi.
Capriola, volteggio, mutamento di programma. Un’altra cassanata, in fondo. Contrariamente a quanto dichiarato nei mesi scorsi alla Gazzetta dello Sport, subito dopo l’amore di mezza estate con il Verona finito alla velocità di un dribbling di Neymar, Antonio Cassano non avrebbe più intenzione di ritirarsi dall’attività agonistica. Non importa che non si cimenti in una partita ufficiale da 616 giorni, che abbia dedicato più tempo a raccontare il suo passato che non a coccolare il suo presente, che la sua eterna promessa di calcio sia stata mantenuta solo in parte.
Dal suo entourage fanno sapere che Fantantonio, oltre a continuare ad allenarsi da solo, sia dimagrito ed abbia riacquistato la silhouette dei tempi migliori. Una condizione che avrebbe persuaso il giocatore a schiodare le scarpette dalla parete di casa, trasmettendogli la voglia di riprendersi il campo e di ascoltare con attenzione le proposte che gli sarebbero arrivate da alcune società italiane (sempre secondo la Gazzetta dello Sport, il Benevento oltre alla Spal e alla solita Virtus Entella).
Dal dire al rivederlo apparecchiare assist pregiati, c’è di mezzo un mare di variabili che nel caso del barivecchiano aumentano proporzionalmente alle onde della sua stravaganza. È pure probabile che la nostalgica prospettiva di una partita d’addio al San Nicola, lanciata dal Corriere del Mezzogiorno, abbracciata dal Comune di Bari, spinta da tanti personaggi di rilievo del mondo del calcio, ma anche invisa a falangi di tifosi biancorossi che non gli perdonano il rifiuto di tre anni fa, abbia prodotto una reazione alla Cassano. Mi danno del vecchio, del decrepito, dell’ex pronto a portare solo i figli a scuola e i cani al parco? Se la pensano così, mi rimetto a giocare ed a far gol fino a quarant’anni come il mio amico Francesco Totti.
Da innamorati di un calcio bisognoso di personaggi e di talento, sarebbe una notizia bellissima. Da osservatori esterni di una carriera brillante e irregolare, converrebbe armarsi di cautela. Perché Cassano ha imparato a stupirci. Nel bene, nel male e nel cambiare idea in fretta.