Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scoperta a Bitonto la terza centrale della malavita
Controlli dopo l’omicidio di Anna Rosa Tarantino
Una nuova «centrale di controllo» dell’attività di spaccio è stata scoperta dalla polizia a Bitonto: in una casa del centro storico c’era un monitor collegato ad otto telecamere piazzate nelle vie dello spaccio. Arrestato un 24enne. I controlli sono stati potenziati dopo l’omicidio di un’innocente.
Monitor da 40 pollici e sofisticate micro telecamere. Tutte installate nei vicoli di Bitonto per verificare che i pusher svolgessero con «zelo» l’attività di spaccio. È la terza «sala di controllo» scoperta nel centro storico nel giro di due settimane. Ovvero dal 30 dicembre, giorno in cui Anna Rosa Tarantino, 84 anni, è stata uccisa durante una sparatoria tra clan. I sicari ferirono il vero bersaglio, il ventenne Giuseppe Casadibari (che ha ora deciso di diventare collaboratore di giustizia) e colpirono a morte l’anziana che stava tornando a casa dopo la messa. È solo da quel giorno che a Bitonto (dopo un vertice sulla sicurezza con il ministro Minniti) sono stati potenziati i controlli e il numero degli uomini: i frutti dei blitz e delle perquisizioni più recenti si sono concretizzati in arresti e sequestri di droga. L’ultima base logistica è stata scovata dalla polizia nell’area «Ponte», una delle tre aree di spaccio del centro storico bitontino insieme a quella di Porta Robustina e di San Luca. All’interno di un’abitazione era stata allestita la «sala di controllo» dove i poliziotti hanno trovato e arrestato Michele Sabba, 24 anni, pregiudicato. Il giovane ha tentato una fuga attraverso i tetti delle case. Durante l’operazione è stato sequestrato mezzo chilo di droga. In casa c’era un monitor sui cui venivano indirizzate le riprese di 8 telecamere in cui raggio d’azione inquadrava parte di via Solferino, via Sant’Andrea, via Arco Cristo, piazzetta Salluzzo, vico Annunziatella e via Germano, considerate dalla polizia un’area di spaccio. Intanto i killer dell’84enne non sono stati ancora catturati, ma le rivelazioni di Casadibari potrebbero accorciare i tempi dell’indagine.