Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ventola: «Centrodest­ra o centrosini­stra L’Udc pugliese decida con chi stare»

Non va giù al coordinato­re di Direzione Italia l’appoggio di Ruggieri a Emiliano

- F. Str. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I due forni Sembra di vedere la politica dei due forni. Non può essere che a Roma stia con il centrodest­ra e in Puglia con il Pd Opinioni e vincoli Le persone possono cambiare opinione; i partiti sono vincolati al loro sistema di valori

«L’Udc scelga non chi stare: non può pretendere di collocarsi con il centrodest­ra a livello nazionale e poi far parte della giunta Emiliano in Puglia». Francesco Ventola è il coordinato­re pugliese di Direzione Italia, movimento guidato da Raffaele Fitto. Una formazione politica che si è sciolta nel neocostitu­ito “Noi con l’Italia”, nota quarta gamba del centrodest­ra. Ne fa parte anche l’Udc che in dote ha portato il proprio antico scudo crociato. Il simbolo di Noi con l’Italia è stato presentato qualche giorno fa a Roma. Alla manifestaz­ione è intervenut­o anche Salvatore Ruggeri (Udc), neo assessore di Emiliano.

Qual è il suo giudizio?

«È una anomalia che l’Udc nazionale è chiamata a sanare. In Puglia il centrodest­ra è all’opposizion­e di Emiliano. Quello che è nato, Noi con l’Italia, non è un soggetto federato, nel quale sopravvive la soggettivi­tà dei soci fondatori. Si tratta di un nuovo partito, cattolico e liberale, che ha aderito all’alleanza di centrodest­ra e nel quale è confluita l’Udc».

Cosa c’è che non va?

«Sembra di vedere la politica dei due forni e questo non è consentito a nessuno. Non vogliamo obbligare Ruggeri a lasciare la giunta, gli chiediamo solo di scegliere. Non può essere che a Roma stia con il centrodest­ra e in Puglia con un presidente del Pd. Nell’epoca in cui si esige massima chiarezza dalla politica, pretendiam­o sia evidente quello che è stato stabilito: Noi con l’Italia è un alleato del centrodest­ra».

L’Udc è alleata di Emiliano dalle Regionali del 2015.

«L’Udc, in quelle elezioni, scelse di non correre con il proprio simbolo ma sotto le insegne dei Popolari, assieme ad altri movimenti: scelta del tutto legittima. Chiarito questo, va aggiunto che oggi gli esponenti dell’Udc hanno aderito ad un nuovo partito. Che è la loro nuova casa e si trova nel centrodest­ra. Questa scelta va rispettata con coerenza e senza ingenerare equivoci negli elettori. Le persone possono cambiare opinione; i partiti sono vincolati al loro sistema di valori».

Tradotto?

«Se l’assessore Ruggeri e gli altri consiglier­i Udc intendono continuare a sostenere Emiliano lo facciano pure ma a titolo personale. D’ora in avanti, l’Udc e gli altri soci fondatori non esistono più. C’è solo Noi con l’Italia e questo partito è all’opposizion­e del Pd».

Ruggeri ha dichiarato che sarà fedele a Emiliano in Puglia e si collocherà nel centrodest­ra nazionale. Che ne pensa?

«Dichiarazi­one imbarazzan­te. Ruggeri è l’assessore di un presidente del Pd. Siamo in campagna elettorale: potremo invitare Ruggeri ad un’iniziativa politica del centrodest­ra oppure dobbiamo aspettarci un rifiuto? Per questo è imbarazzan­te quella frase di Ruggeri».

Non potrebbe fare comodo anche a Noi con Italia avere un piede dentro la giunta?

«Se avessimo voluto approfitta­re delle circostanz­e, avremmo potuto far parte della corte di Emiliano da tempo. Ma non è possibile condivider­e un’esperienza di governo con un esponente di centrosini­stra perché da lui ci separa un sistema di valori. Fai politica solo se rispetti gli elettori. Chi aderisce a Noi con l’Italia non può avere due piedi in una scarpa».

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