Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’imprenditore stregato da Simone «Ha talento, sprona gli ingegneri»
«La prima volta mi lasciò senza parole»
«Einstein mica andava a scuola. Era la prima volta che ci incontravamo ed è stata questa la prima cosa che mi ha detto Simone. Io gli avevo parlato dell’importanza di studiare. Devo confessare che per un attimo sono rimasto senza parole. Non sapendo che rispondergli ho preferito concentrarmi subito su questioni più tecniche e ho iniziato a fargli domande su droni e software».
A parlare è Luigi Maldera, amministratore di Mbl Solutions, azienda di Corato specializzata nel proporre soluzioni meccatroniche di innovazione parziale o radicale di singole fasi di processo o di intere linee di produzione. Un’azienda composta da ingegneri che come fossero «sarti» creano robot collaborativi e tanto altro. Un mondo che incanta anche Simone coinvolto dallo scorso autunno in un progetto di alternanza scuola lavoro che lo vede una volta alla settimana a «lavoro» alla Mbl Solutions invece che in classe.
E come ha risposto?
«Spiegandomi pezzo per pezzo la composizione e il funzionamento di macchinari complessi. Ha un’intelligenza straordinaria. Ma bisogna coltivarla. Così ci siamo lanciati in questa sfida. Lo scopo fargli imparare tanto e insegnargli che non è solo. Non è il solo ad avere la passione per la robotica ed è altrettanto importante aprirsi al mondo. Anche a chi non ha le nostre stesse capacità o passioni».
Tecnicamente cosa fa Simone alla Mbl Solutions?
«In questo periodo affianca un ingegnere dell’automazione. È molto portato per lo sviluppo del software. Non può immaginare la sorpresa quando il collega è venuto da me dopo poche ore di lavoro, per così dire, con Simone e ha detto che il bambino aveva progettato da solo una scheda software. Non è poco per un bambino di 12 anni. A volte nemmeno per un ingegnere. Tra l’altro si è creata una sorta di divertente situazione. Noi ingegneri adulti, formati, ci siamo ritrovati a scoprire le innate doti di Simone e ci siamo sentiti quasi sfidati a far meglio e anche a trovare quesiti più difficili da porgli. E ciò ha creato un’energia positiva impressionante. Energia fantastica visto che nella nostra azienda, in particolare, si lavora in team. In gruppo».
Gruppo di cui fa parte anche Simone.
«Per 4 ore alla settimana, ore che per lui volano. Vede? L’alternanza scuola-lavoro non è gestita in maniera coerente. Si mandano i ragazzi in un’azienda per 10 ore solo perché previsto. Poi magari si ritrovano a far nulla o a esser sfruttati senza imparare nulla. È assurdo. Di contro quando un ragazzino ha particolari capacità e interessi specifici non è previsto nessun percorso del genere. Ecco il progetto che coinvolge Simone lo mette in contatto con un mondo che probabilmente rappresenta il suo futuro. Non esisteva un percorso alternanza scuolalavoro dedicato a ragazzini così giovani. E in generale non c’è un matching così attento tra i settori di appartenenza e quello che interessa ai ragazzi. Un matching che spero prenda piede e che metta al centro ovviamente i ragazzi. I loro sogni».
Tra l’altro Mbl Solutions è tra i soci fondatori dell’Its per la Meccatronica Cuccovillo di Bari.
«Una scuola post-diploma che forma tecnici su misura. Gli istituti tecnici statali non hanno la possibilità di investire in apparecchiature attuali. Così ci trovavamo davanti a diplomati che usavano attrezzature di qualche decennio fa. Situazione non dissimile dalle università che lasciano un enorme gap tra teoria e pratica. Ecco il mondo del lavoro ha la necessità di plasmare i tecnici del futuro. I tecnici 4.0».