Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
All’Università di Foggia l’esame si fa con un plastico
Continua la sperimentazione all’Università di Foggia. Un altro modo di sostenere l’esame universitario: l’anno scorso, la rappresentazione di un adattamento teatrale del Simposio di Platone, quest’anno una mostra permanente di plastici-studio che riproducono aule ideali, per una «didattica della carezza» fondata su natura, ospitalità e immaginazione. La sperimentazione è condotta dalla professoressa Laura Marchetti, antropologa e pedagogista, ex sottosegretario all’Ambiente e docente di Didattica generale e Didattica delle culture nel dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Foggia.
Gli studenti che hanno frequentato le lezioni del primo semestre dell’anno accademico 2017-2018 si sono misurati con un percorso teso a favorire l’acquisizione di specifiche competenze didattiche, d’impostazione fenomenologica (Massa, Bertolini) e legate all’immaginario (teatro, fiaba, poesia). Una particolare attenzione è stata rivolta all’educazione ambientale e alla didattica legata ad esperienze di outdoor education con lo scopo di far acquisire agli studenti una capacità critica di giudizio e di valutazione anche in relazione ai modelli didattici studiati. Alla fine del ciclo delle lezioni è arrivata la proposta da parte degli stessi studenti di creare ciascuno un plastico che sintetizzasse l’acquisizione dei principali modelli didattici affrontati e trattati in testi di studio obbligatori, tra i quali La grammatica della fantasia di Gianni Rodari e Agalma. Per una didattica della carezza della stessa Marchetti (Progedit 2017).
Questa mattina alle 10 i plastici-studio realizzati dagli studenti di Didattica generale saranno per la prima volta esposti nell’aula 5 al primo piano della sede del dipartimento Studi umanistici in via Arpi 155 a Foggia. Vi resteranno fino al 31 dicembre nella mostra «Natura, ospitalità, immaginazione. Per una didattica della carezza».