Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Aeroporti, pieni poteri al cda Ora spunta un vice direttore
Perde peso il ruolo di Franchini, cambio di governance ultimato
Un nuovo organigramma che rivoluziona la governance aziendale: «spunta» la figura del vice direttore generale e «sparisce» quella di direttore amministrativo. Con una linea della responsabilità che potenzia il ruolo del Consiglio d’amministrazione. Da poche ore Aeroporti di Puglia, la società che gestisce i quattro scali regionali, ha un modello di gestione che archivia quello utilizzato negli ultimi quindici anni. Una sorta di discontinuità tanto cercata dal governatore Michele Emiliano (rispetto al suo predecessore Nichi Vendola) che si realizza a quasi tre anni dal suo insediamento.
Il nuovo organigramma, con la redistribuzione degli incarichi, è stato introdotto dal Consiglio d’amministrazione — composto da Tiziano Onesti (attuale presidente di Trenitalia), Antonio Vasile (vice presidente) e Beatrice Lucarella — nella riunione del 15 dicembre scorso. Il tutto al termine di un’analisi accurata sulle professionalità inserite in organico effettuata dalla società di consulenza Corn Stone.
In sostanza, da una gestione a tre affidata a Consiglio d’amministrazione, direttore generale (Marco Franchini) e direttore amministrativo (Patrizio Summa) si passa a un modello in cui la centralità è rivestita dal Consiglio d’amministrazione stesso che controlla le aree di segretariato societario, acquisti e gare, sviluppo delle risorse umane, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, anticorruzione, legale, comunicazione. In più viene istituita la direzione progetti speciali e monitoraggio performance con a capo Summa (ex direttore amministrativo), mentre la direzione generale (ricoperta sempre da Franchini) è supportata da una nuova figura: si tratta del vice direttore generale che ha la direzione operativa d’esercizio. Ovvero controllerà i quattro scali (Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie). La funzione sarà ricoperta da Marco Catamerò che in precedenza aveva competenza sugli scali di Brindisi e Grottaglie. Una figura di raccordo da utilizzare in assenza del direttore generale. Eliminato il comitato di direzione che, sottoposto alle indicazioni del direttore generale, comprendeva direzione sicurezza, commerciale, risorse umane, direzione tecnica, esercizio e operazioni.
Ma quali i motivi alla base del cambiamento? Sicuramente l’organizzazione disegnata da Onesti, Vasile e Lucarella punta a esercitare un maggiore controllo sugli staff. Dopo il passaggio da amministratore unico a Cda si spacchetta la linea gerarchica.