Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Trappola a luci rosse Clienti rapinati, tre arresti
Blitz di polizia e carabinieri, tre arresti. I colpi attraverso annunci sul web
Individuavano le vittime attraverso siti di incontri sessuali o di vendite o line e quando il cliente arrivava lo aggredivano per rapinarlo e, in un caso, hanno ferito a colpi di coltello un ragazzo di Bari ridotto in fin di vita. Due persone sono state arrestate dalla polizia e una terza dai carabinieri. Tra loro due donne.
Un annuncio on line per una prestazione sessuale o per la vendita a buon mercato di uno smartphone. Tanto bastava per combinare appuntamenti con ignari clienti con lo scopo di rapinarli. Rapine da «arancia meccanica» così come sono state definite dai poliziotti della squadra mobile di Bari perché le vittime venivano pestate a sangue e, in un caso, un ragazzo è stato accoltellato ed è rimasto per giorni in ospedale in gravissime condizioni. In manette sono finiti Gaetano Fraddosio, barese di 25 anni e la sua compagna Luana De Girolamo, 22 incensurata per i reati, in concorso, di tentato omicidio, rapina pluriaggravata continuata e possesso di armi atti ad offendere. Una terza persona è stata invece arrestata dai carabinieri nell’ambito della stessa indagine: si tratta di Margherita Fraddosio, 30 anni, pregiudicata, sorella di Gaetano. A quest’ultima, finita ai domiciliari, è stata contestata una rapina commessa a Giovinazzo.
Attiravano le vittime attraverso annunci accattivanti con relativo numero di telefono su chat di incontri sessuali per etero e omosessuali. Individuato il «cliente», organizzavano il luogo dell’appuntamento. Lì la vittima veniva rapinata e picchiata. Tre gli episodi accertati, ma la polizia è convinta che siano di più. Il primo accertato risale al 26 novembre scorso quando un ragazzo cade in trappola in un appartamento nei pressi della stazione di Bari dove avrebbe dovuto avere un incontro di natura sessuale. Ha trovato Fraddosio che - è stato accertatodopo averlo rapinato lo ha schiaffeggiato con violenza ed è fuggito con la complice. Il 4 dicembre scorso un annuncio on line di natura sessuale attira l’attenzione di un altro barese. Una donna gli dà appuntamento in una via isolata del quartiere Japigia. La vittima incontra la ragazza ma dopo qualche secondo - sempre stando alla ricostruzione investigativa - sbuca Fraddosio che gli rapina 140 euro e le chiavi dell’auto. Poi lo costringe ad inginocchiarsi sull’asfalto e lo prende a calci e pugni. C’è ancora l’episodio del 6 dicembre, il più grave di quelli scoperti finora. La vittima è un ragazzo barese attirato dal prezzo affare di un telefonino che aveva visto su un sito di compravendita. L’appuntamento per l’acquisto è con una donna in via De Vito Francesco alle 18.30. Il giovane incontra la ragazza (si tratterebbe di Luana, la compagna di Fraddosio) che gli dice di seguirlo in macchina dove ha lasciato lo smartphone da vendergli. Arriva Fraddosio che, stando alla polizia, lo picchia con violenza per rapinarlo. L’altro cerca di difendersi ma viene colpito più volte con un coltello alle spalle e alla nuca. Mentre la donna, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, incitava Fraddosio «ad uccidere quel bastardo». La vittima ha rischiato di morire. Un’altra rapina è avvenuta a Giovinazzo nei pressi della stazione.
Per catturare la banda la polizia ha monitorato i siti e su una chat di incontri è riuscita ad individuarla. Un poliziotto dei Falchi si è finto un cliente e ha accettato un appuntamento a Cassano Murge. I tre sono caduti nella rete.