Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Aqp, blitz dei grillini: chiesti 10 verbali del Cda Nel mirino i contenuti delle sedute da luglio del 2017 a gennaio di quest’anno

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Una maxi richiesta di acquisizio­ne dei verbali del consiglio d’amministra­zione di Acquedotto Pugliese. Un blitz amministra­tivo che vuole «spalancare» i cassetti del più grande acquedotto d’Europa per dimostrare che la gestione di Nicola De Sanctis (voluta da Michele Emiliano e Claudio Stefanazzi, governator­e e capo di gabinetto) fa acqua da tutte le parti.

L’istanza è stata inviata dal Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale al presidente­direttore generale di Aqp. Riguarda le sedute da luglio scorso fino a gennaio 2018. In particolar­e, ben dieci riunioni: 29 luglio, 2 e 29 agosto, 6 e 26 ottobre, 8, 23 e 28 novembre, 19 dicembre e 4 gennaio. Un arco di tempo non casuale: è quello del nuovo mandato che la giunta regionale ha affidato nelle mani di De Sanctis con uno sdoppiamen­to dei ruoli nelle figure di presidente e direttore generale. Al tempo stesso un manager «esterno» (con utilizzo della lussuosa foresteria in via Cognetti) e «interno» (è dipendente dell’Acquedotto con tanto di buoni pasto inclusi e benefit concessi alle figure apicali). I 5 Stelle vogliono ripercorre­re le acrobazie giustifica­tive di Emiliano e Stefanazzi alla base della nomina del super manager dallo stipendio di 190 mila euro. Il tema, infatti, è stato più volte dibattuto nel corso dei consigli d’amministra­zione con scintille messe a verbale tra il presidente-direttore generale e il vice presidente Nicola Canonico (nominato proprio da Emiliano in virtù di un rapconferi­te di stima che recentemen­te mostra segnali di affaticame­nto). Come il 26 ottobre quando Canonico boccia il bilancio del primo semestre 2017 fa mettere a verbale: «Considerat­e le sue assenze nei mesi precedenti nonché le numerose polemiche riportate sulla stampa, in un momento complesso e delicato per il futuro della società, ritengo opportuno che si gestisca collegialm­ente Aqp e che quindi il Consiglio deliberi nella prossima seduta in merito alla revoca delle deleghe al direttore generale». Cosa che avviene il 28 novembre scorso al termine di un’accesa discussion­e che coinvolge anche il presidente del collegio sindacale Elbano De Nuccio. «Al solo fine di risolvere questa situazione di stallo e per la serenità di tutti — è scritto nel verbale — l’ingegnere De Sanctis dichiara di rinunciare in questa fase ai poteri a lui attribuiti come direttore generale mantenendo quelli conferiti come presidente per le sole attività di ordinarie della società come deporto libera del Consiglio del 29 luglio 2017, nelle more dell’acquisizio­ne del parer4e che chiarisca la questione coinvolgen­do, se necessario, anche il socio». Cosa che nel verbale pare essere stata già fatta. «L’ingegner De Sanctis — è scritto nel documento — precisa che nei giorni scorsi ha sentito informalme­nte, oltre al socio, alcuni legali esterni». Il quesito è stato inviato all’Anac di Raffaele Cantone: si attende ancora una risposta. Vito Fatiguso

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