Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Un episodio «privato» che mette a rischio anche il progetto sul futuro dello stadio
Sarà pure estraneo ai fatti perché l’accertamento su un presunto caso di riciclaggio, ipotizzato dalla procura di Trani, riguarda «esclusivamente» il presidente del Bari, Cosmo Antonio Giancaspro. Fatto sta che il club biancorosso, dopo anni di turbolenze societarie (dal crac dei Matarrese all’uscita di scena di Gianluca Paparesta), sembrava aver trovato un minimo di equilibrio. Ma in un istante torna lo stato d’allerta. Giancaspro, che si è affrettato a dare la sua versione dei fatti («I legali — è scritto in una nota — chiederanno solo di accertare con tempestività la sua palese estraneità all’ipotesi di reato in questione») è stato raggiunto dai Finanzieri anche negli uffici dello stadio, «ma per vicende personali». Tanto personali che comunque lo accompagneranno anche nella vita di tutti i giorni. Perché il presidente di un club è il cuore di una squadra. Solo pochi giorni fa Giancaspro ha chiesto al Comune di Bari un incontro per definire più nel dettaglio il progetto del San Nicola 2.0. Il piano, elaborato da B Futura con il supporto del Credito Sportivo, prevede uno sforzo finanziario importante (dai 120 ai 150 milioni di euro). L’obiettivo? Rifare l’«Astronave» di Renzo Piano e dotarla di servizi. E così ai guai propri di un’impresa titanica si aggiunge il fardello di una vicenda imprevista e sempre più «personale» che ora rischia di far saltare il banco.