Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A pranzo in un’Oasis per chi viaggia
Un meraviglioso percorso a ritroso nel tempo a cinque chilometri dall’autostrada
Questa volta il critico gastronomico del Corriere si è spinto a Vallesaccarda per provare e raccontare il ristorante Oasis: un meraviglioso percorso a ritroso nel tempo a cinque chilometri dall’autostrada. Una bella scoperta utile ai viaggiatori.
Anche chi gira continuamente per scoprire sempre nuove realtà gastronomiche ha i propri luoghi e i propri locali del cuore. Nel nostro caso uno dei ristoranti più amati si trova in provincia di Avellino, più precisamente a Vallesaccarda, e il fatto che non sia pugliese scandalizzerà forse i lettori particolarmente campanilisti. Ci possiamo tuttavia giustificare perché l’indirizzo in questione non è soltanto frequentatissimo dai nostri corregionali, ma soprattutto perché si trova in posizione strategica per chi viaggia da o verso la Puglia sull’autostrada Bari-Napoli, a cinque chilometri dal casello di Vallata.
Stiamo parlando di Oasis Sapori Antichi, dove torniamo con ciclica regolarità da quasi venti anni, e dove non abbiamo mai registrato cadute di stile o momenti di stanchezza. Al contrario, qui con il tempo tutto cresce e si perfeziona, ma senza perdere di vista il concreto legame con le radici. Non a caso all’interno si respira un’aria di eleganza solida e senza ostentazione, coniugata con il relax, con la comodità, con la calda e confortevole accoglienza (foto 1): un’evidente impronta dei titolari, la famiglia Fischetti ( foto
3) equamente divisa tra sala e fornelli, capaci di far sentire a casa propria tutti gli ospiti e di ricordarne gusti e preferenze a distanza di anni.
E poi ci si siede a tavola e inizia un meraviglioso percorso a ritroso nel tempo, per gustare i promessi sapori antichi che però vengono proposti con tocchi di raffinata e delicata modernità. Dalla pizzetta fritta con salsa di pomodoro e scaglie di pecorino, e dalla vellutata di zucca con polpetta di verdure e prosciutto; fino al geniale uovo di gallina ruspante all’occhio di bue con crema di patate, tartufo e limone. Geniale per l’utilizzo del limone, che regala slancio e freschezza a tutto il piatto. Per poi continuare con il sapore lungo, appagante e meraviglioso delle candele spezzate al ragù con fonduta di caciocavallo; oppure con la sorprendente e morbida leggerezza dei ravioli di ricotta con salsa di noci e aglio bruciato (foto 2). Da non perdere, tra i secondi, la bella fantasia di aromi vegetali presente nel filetto di vitello all’olio extravergine di oliva con crema di sedano rapa, pepe rosa e lime. Di altissimo livello tanto i dessert quanto la selezione enologica, e un conto di circa 60 euro vini esclusi; niente in confronto alla qualità del pranzo.