Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nel Pd trattative-caos, la direzione slitta di ora in ora

Ancora da definire la distribuzi­one dei sei capilista pugliesi tra le diverse correnti del partito

- F. Str.

L’ultima parola Renzi si riserva la decisione finale anche sulle scelte degli altri

L’incertezza regna sovrana nel Pd. La direzione nazionale è slittata ripetutame­nte nel corso della giornata di ieri e l’ultima convocazio­ne la fissava alle 22.30 per una seduta notturna. Nessuno, fino ad allora, è stato in grado di dare assicurazi­oni sulle candidatur­e. Soprattutt­o non è stato sciolto il nodo sulla suddivisio­ne tra correnti dei sei capilista pugliesi (2 al Senato e 4 alla Camera), ovvero di coloro che possono concretame­nte aspirare al seggio parlamenta­re. Matteo Renzi ha ripetutame­nte incontrato i leader delle due correnti di minoranza (Andrea Orlando e Michele Emiliano) senza ragcomposi­zione giungere l’intesa. Il segretario concede molto poco al ministro (attorno ai 15 seggi rispetto alle varie decine di uscenti) e poco al governator­e (non più di 6-7 seggi). Il che rende difficile per Emiliano rivendicar­e, come vorrebbe, tre dei sei seggi pugliesi: se non altro perché avrebbe poi difficoltà a garantire l’elezione alla pattuglia di suoi sostenitor­i fuori dalla Puglia. Per di più, Renzi chiede di scegliere i futuri deputati anche quando siano espression­e delle correnti Orlando o Emiliano: insomma chiede di ingerire nelle opzioni interne alle componenti.

Che Renzi abbia deciso di gestire in totale autonomia la delle liste (al fine di allestire un gruppo parlamenta­re a sua immagine) viene dimostrato, nel caso pugliese, anche da un altro elemento: il segretario regionale Marco Lacarra, renziano ma legato da antico filo a Emiliano, è stato di fatto estromesso da ogni attività sulle candidatur­e. Nulla è sicuro e c’è chi giura che gli elenchi (con relativi capilista) saranno chiusi all’ultimo momento da Renzi, poche ore prima che siano depositate in Corte d’appello (lunedì prossimo). In questo scenario nebbioso, si avanzano alcune ipotesi su chi debba rappresent­are il Pd nei collegi uninominal­i (quelli meno appetibili, visto che i sondaggi non concedono nulla al Pd). Sergio Blasi e Federico Massa corrono per i due collegi camerali leccesi. A Brindisi schierati Elisa Mariano e Giovanni Epifani. A Martina Franca ci sarebbe Donato Pentassugl­ia. Filippo Caracciolo nella Bat. Marco Lacarra e Ubaldo Pagano nei due collegi di Bari. Elena Gentile a Foggia e Liliana Ventricell­i ad Altamura. Senato: a Lecce è in corsa Dario Stefàno e a Brindisi Fabiano Amati. La nebbia durerà ancora per diverse ore.

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Il segretario Matteo Renzi sembra intenziona­to a concedere poco a Orlando e ancor meno a Emiliano

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