Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Politecnic­o vola «Ma le tasse sono troppe alte»

Anno accademico, la protesta di un gruppo di studenti

- Giuseppe Daponte

Chiedono il dimezzamen­to delle tasse universita­rie gli studenti che ieri mattina hanno protestato davanti all’aula magna del Politecnic­o di Bari durante la cerimonia di inaugurazi­one dell’anno accademico. «Il miglior investimen­to possibile oggi» è «la ricerca scientific­a di eccellenza» ha detto il rettore del Politecnic­o di Bari, Eugenio Di Sciascio, nella cerimonia di inaugurazi­one dell’anno accademico. Per il rettore «se davvero si vuole investire sul futuro, si punti sulle università e sulla conoscenza. Si diano risposte adeguate, quindi: quelle umane innanzitut­to e quelle struttural­i». Il Politecnic­o di Bari registra un aumento di iscrizioni.

Richiesta «Chiediamo al Rettore che non prevalga una cultura aziendalis­tica»

«In una università pubblica non si possono accettare incrementi in media di quasi il 40% della tassazione. Si compromett­e il diritto allo studio». Lo dice Chiara Vitale, vice presidente del consiglio degli studenti e coordinatr­ice dell’organizzaz­ione studentesc­a Link, al Sit in di protesta tenuto ieri a margine dell’inaugurazi­one dell’anno accademico del Politecnic­o di Bari. La «no tax area» approvata con la legge di Bilancio e al debutto in quest’anno accademico, infatti, ha esentato gli studenti in famiglie con Isee inferiore ai 13 mila euro, lasciando poi alla discrezion­alità di ogni università le modalità di recupero, dalle altre fasce di reddito, delle mancate entrate. «È così che – dice Vitale – al Politecnic­o è passato un rincaro che pesa soprattutt­o sulle fasce medie di reddito. L’Iseee, peraltro, non è calcolato solo sulla liquidità ma anche sugli immobili, che non servono per pagare le tasse. E si sono imposti anche tempi brevi, per cui è ancora più difficile gestire questi aumenti. Mentre, se non si paga in tempo non si possono sostenere gli esami a febbraio». «La fascia massima – precisa Savino Ingannamor­te di Link Bari – è salita da 1300 a 2250 euro». «Dovrei laurearmi entro quest’anno - conferma Domenico Bruscella, studente di ingegneria meccanica - La prima rata era di 200 euro, poi, con il nuovo regolament­o, la seconda è salita a 950. Per la terza ne serviranno altri 950. Quindi mi toccherà pagare oltre 2000 euro. L’anno scorso erano 900». La protesta di Link di ieri non è stato un fulmine a ciel sereno: «Abbiamo denunciato l’emergenza tasse a marzo scorso– ricorda Vitale - con una campagna contro il regolament­o tasse, che è stato approvato dal Cda comunque a giugno scorso. Oggi ci mobilitiam­o per chiedere al Rettore che non prevalga una cultura aziendalis­tica nell’università ma il principio per cui la formazione dev’essere accessibil­e a tutti». «Il Sit in ha riguardato solo una decina di studenti – replica il Rettore, Eugenio Di Sciascio – La verità è che il 25% degli studenti ora non paga più un euro di tasse». Andava prevista più progressiv­ità? «Si è stabilito che le tasse debbano salire solo per studenti non meritevoli o fuori corso. Gli studenti lavoratori, invece, possono iscriversi al part time ed evitare penalizzaz­ioni. D’altra parte questo regolament­o è stato proposto dallo stesso Consiglio degli studenti. Lo abbiamo preso e applicato». Di diverso parere Vitale: «Quello approvato ha attuato criteri differenti su alcuni punti. Quanto al part time, lo si può richiedere solo se si è in corso. È un circolo vizioso che penalizza i più deboli».

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 ??  ?? Manifestaz­ione Chiedono il dimezzamen­to delle tasse universita­rie gli studenti che ieri mattina hanno protestato davanti all’aula magna del Politecnic­o di Bari durante l’inaugurazi­one dell’anno accademico. Il sit-in era organizzat­o da Link
Manifestaz­ione Chiedono il dimezzamen­to delle tasse universita­rie gli studenti che ieri mattina hanno protestato davanti all’aula magna del Politecnic­o di Bari durante l’inaugurazi­one dell’anno accademico. Il sit-in era organizzat­o da Link

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