Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nel bicchiere un Nero di Troia di gran classe
«Le Cruste» un Nero di Troia di grande classe
Il Nero di Troia copre un territorio molto vasto. E pur nella diversità il Nero di Troia è un vino dalla personalità riconoscibile. Oggi ci gustiamo questo buon vino di Alberto Longo, proveniente dalle vigne in agro di Lucera, nel Foggiano: Le Cruste 2014.
Il Nero di Troia copre un territorio molto vasto, dalla Murgia barese (epicentro: Castel del Monte) sino alle propaggini dei monti della Daunia, passando per la grande pianura del Tavoliere. In ognuna di queste zone si esprime in modi diversi, dovuti soprattutto alla diversità morfologica dei terreni e all’altitudine. E pur nella diversità il Nero di Troia è un vino dalla personalità riconoscibile.
Un vitigno non certamente facile, la sua maturazione tardiva lo espone alle variazioni climatiche di fine settembre, ma che finalmente trova interpretazioni veramente convincenti. Qualcuno ha sollevato qualche dubbio sulla capacità del Nero di Troia di invecchiare con classe. Forse è ancora presto per tracciare il futuro di questo vitigno in termini di longevità, anche se alcuni esempi portano a ben sperare. Al momento però gustiamoci questo vino di Alberto Longo, proveniente dalle vigne in agro di Lucera.
Le Cruste 2014, a cui è facile prevedere ancora tanti anni davanti a sé, ha colore rosso rubino intenso e lampi ancora violacei. I profumi ricordano la mora, ribes e tabacco nero su fondo lievemente balsamico. L’ottima struttura sottolineata da una bella freschezza completano un quadro gustativo che trova nella dolce trama tannica un finale di buona eleganza. Potete berlo adesso o lasciarlo riposare ancora qualche anno, non ve ne pentirete.