Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sipario sui talenti regionali Nuove proposte al Kismet
La stagione Teatri di Bari dedica un secondo Focus Puglia ai talenti della nostra regione. Giovani artisti pugliesi portano in scena nuove proposte drammaturgiche al Teatro Kismet da domani a domenica (alle 21, info teatridibari.it).
«Focus Puglia è ormai uno spazio consolidato nella stagione del Teatro Kismet – spiega Teresa Ludovico, regista e drammaturga, curatrice della rassegna – e nasce con l’obiettivo di portare all’attenzione del nostro pubblico artisti pugliesi già affermati o in erba»
Si parte con la compagnia Areté Ensemble: Saba Salvemini e Annika Strøhm portano in scena Leopardi, uno spettacolo in un bianco e nero che invita a riflettere sul grottesco e il profondo della vita.
Venerdì Kuziba Teatro propone L’estranea di casa di e con Raffaella Giancipoli, produzione Compagnia Bottega degli Apocrifi. La storia di una donna e di due vite: da un lato la Romania, dove suo marito si occupa dei loro figli; dall’altra l’Italia, dove lei fa la badante. Ma l’Estranea di casa è soprattutto la storia di Culin, un bambino cresciuto al telefono tra storie della buonanotte e promesse di ritorno; un orfano di madre viva, disposto a tutto pur di riportare a casa la mamma.
Focus Puglia continua con una riflessione sulla paura del diverso, della vita e del divino con lo spettacolo Il desiderio segreto dei fossili di Maniaci d’Amore, in programma sabato. Francesco d’Amore e Luciana Maniaci per la prima volta in scena con un terzo attore, Christian Di Filippo, e autori anche della regia – firmano una drammaturgia divertente, lieve e durissima. Ispirata dai testi di Florenskij, di Copi e di Pirandello. La vicenda è ambientata in un città inventata, Petronia, qui gli abitanti con l’intrusione di uno straniero scoprono l’universo umano.
La rassegna si chiude domenica con la compagna Principio Attivo Teatro. In scena Digiunando davanti al mare, un progetto di e con Giuseppe Semeraro, dedicato a Danilo Dolci, drammaturgia Francesco Niccolini, per la regia di Fabrizio Saccomanno. Giuseppe Semeraro, incarna le parole e l’impegno di Danilo Dolci, poeta, intellettuale, pedagogo siciliano. Dalla Sicilia che è scena universale di un Sud cosi uguale a se stesso, di generazioni sconfitte, soggiogate, suddite. Per cui la criminalità sembra l’unica strada possibile alla sopravvivenza, a sopravvivere alla fame.