Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Oggi la manifestazione La moglie del boss si scusa
Il quartiere Libertà vuole BARI reagire. Subito. E dimostrare che nel rione non ci sono solo violenza e degrado. A meno di 48 ore dall’aggressione ai danni dell’inviata del Tg1, Mariagrazia Mazzola, si tiene questa mattina una grande manifestazione per la legalità e la libertà di informazione nei pressi della chiesa del Redentore. Il sit-in si svolgerà a poche decine di metri da via Francesco Petrelli, quartier generale del boss Lorenzo Caldarola. Proprio qui, davan- ti all’abitazione della famiglia Caldarola, la giornalista sarebbe stata insultata, minacciata e infine presa a schiaffi mentre cercava di realizzare una intervista a Monica Laera, moglie di Lorenzo e madre di Ivan Caldarola, oggetto a quanto pare delle domande. La donna ha colpito la giornalista con uno schiaffo e ieri si è scusata in un’intervista alla Tg3. «Chiedo scusa», ha detto aggiungendo che ha da poco perso la madre. La Procura ha aperto un’inchiesta. Oltre a quella di Monica Laera è al vaglio anche la posizione di un’altra donna. Le ipotesi di reato, per ora, sono minacce e ingiurie. Nel quartiere, intanto, sono stati rafforzati i controlli delle forze dell’ordine come avvenuto a Bitonto dove il 30 dicembre scorso una donna è stata uccisa da due proiettili vaganti. Il rafforzamento è stato disposto dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri mattina in prefettura alla presenza anche del sindaco Antonio Decaro, che dovrebbe partecipare anche alla manifestazione di oggi. Per non far sentire sola Maria Grazia Mazzola, tornata a Roma dopo aver avuto il via libera dai medici che l’hanno visitata al Policlinico, anche il sindacato e l’Ordine dei giornalisti hanno assicurato la loro partecipazione alla manifestazione di oggi.
Ieri mattina il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e i presidenti dell’Associazione della stampa e dell’Ordine dei giornalisti di Puglia, Bepi Martellotta e Piero Ricci, sono stati ricevuti dal questore di Bari, Carmine Esposito. Lorusso ha annunciato che chiederà al ministro dell’Interno di convocare una riunione del Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti e che Fnsi e Ordine chiederanno di costituirsi parte civile al processo. Non tutti, però, saranno presenti di fronte alla chiesa del Redentore. Luigi Cipriani, segretario del movimento Riprendiamoci il Futuro, va controcorrente: «Si tratta di una passerella elettorale – ha detto –. Denuncio non la presenza dei boss ma l’abbandono da parte delle istituzioni. Il Libertà non ha bisogno di iniziative demagogiche ma di progetti per rilanciare l’artigianato e il commercio».