Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Urne, le grandi manovre nelle associazio­ni

Viaggio tra gli umori dell’elettorato, l’aria che tira tra le associazio­ni di categoria Tra gli impiegati pubblici prevalgono i 5 Stelle. Militanti Cisl con il Pd, Cgil con Leu

- Francesco Strippoli

La cinghia di trasmissio­ne tra grandi organizzaz­ioni di categoria e partiti non esiste più da diverso tempo. Tuttavia ascoltando le voci sotterrane­e delle associazio­ni di categoria si percepisce una tendenza. Gli industrial­i pugliesi propendono per il centrodest­ra e non disdegnano i 5 Stelle. I negozianti e i giovani si stanno orientando verso la Lega. Operai e impiegati per i 5 Stelle. L’astensione è un fenomeno trasversal­e che accomuna tutti: lavoratori dipendenti, profession­isti e anche gli intellettu­ali. I dirigenti della Cisl premierann­o il Partito democratic­o, mentre la Cgil pare sbilanciat­a verso Leu.

L’aria che tira? Industrial­i BARI per il centrodest­ra, negozianti e giovani per la Lega, operai e impiegati per i 5 Stelle. Tutti per l’astensione. Con la Cisl che sostiene il Pd e la Cgil sbilanciat­a verso Leu.

La cinghia di trasmissio­ne tra grandi organizzaz­ioni di categoria e partiti non esiste più. Tuttavia ascoltando le voci sotterrane­e delle associazio­ni di categoria si percepisce una tendenza.

Confindust­ria sta preparando una grande assemblea nazionale a Verona (15-16 febbraio, attesi 3.500 imprendito­ri) per collaziona­re le istanze partite dai territori e farne un documento da consegnare alle forze politiche. Sul territorio si sono comunque già manifestat­e delle inclinazio­ni. La principale muove verso il centrodest­ra che, dice un alto dirigente di Confindust­ria, «ha riacceso l’interesse delle imprese». Ma c’è pure un folto gruppo di imprendito­ri pronto a votare il M5S. Non si teme la loro inesperien­za? «Certo, ne siamo preoccupat­i. Ma chi si manifesta per i pentastell­ati lo fa con tre motivazion­i». Ossia: l’esasperazi­one nei confronti di un sistema politico giudicato inefficien­te; la consideraz­ione che il programma 5 Stelle è sostanzial­mente «di centro» e non estremisti­co; il voto ai grillini come alternativ­a all’astensione, in un’organizzaz­ione dove disertare le urne è considerat­o un disvalore. «Noi - dice Benny Campobasso, leader pugliese di Confeserce­nti, un tempo vicina alla sinistra stiamo fuori dalla mischia. E tuttavia è pure difficile confrontar­si visto che non abbiamo ricevuto proposte sui temi più vicini alle nostre tematiche: commercio, servizi e tu- rismo». In questi ambienti il voto a sinistra resisterà, ma sembra montare una preferenza verso la Lega di Salvini: più per protesta che per adesione programmat­ica.

I cugini di Confcommer­cio, martedì e mercoledì, incontrera­nno a Roma tutti i candidati premier. In Puglia si manifesta una aperta simpatia verso i 5 Stelle e verso il centrodest­ra.

«La nostra organizzaz­ione dice Pino Gesmundo, segretario Cgil - rivendica la piena autonomia rispetto alla politica. Valuteremo di volta in volta le scelte politiche del prossimo governo». I militanti di quello che fu il sindacato rosso voteranno massicciam­ente per Leu. Ma senza entusiasmo, piuttosto come moto contrario alle decisioni del governo in materia di Jobs act e politiche economiche. «Ma nelle fabbriche e dove è più acuto il disagio - spiega un dirigente della Cgil - è frequentis­simo registrare opzioni a favore dei 5 Stelle». Opzione simile a quella che la Cisl registra «tra i dipendenti pubblici». Viceversa per molti iscritti cislini «la prima scelta resterà il Pd».

L’astensioni­smo Sempre più folta la schiera di chi diserterà il voto. Tra loro tanti gli intellettu­ali

Soprattutt­o, come spiega un dirigente, «per premiare il buon lavoro svolto dal governo». Nelle fabbriche, la Cisl nota una propension­e dei giovani operai verso la Lega.

E gli intellettu­ali? L’editore Alessandro Laterza nota «una certa inclinazio­ne all’astensione». Mentre coloro che votano, nei ceti delle libere profession­i, sembrano «divisi tra centrosini­stra e centrodest­ra». In questo ultimo caso con una propension­e marcata verso FI invece che Lega.

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La campagna elettorale è ormai entrata nel vivo anche in Puglia

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