Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’enoteca fa boom: +11,5%

In 5 anni la Puglia cresce, ma l’Italia segna addirittur­a +13% Solo Brindisi fa un piccolo passo indietro. Donne protagonis­te

- Giuseppe Daponte

Èboom di enoteche anche in Puglia come nel resto d’Italia. Nella regione, infatti, negli ultimi 5 anni, dal 2012 al 2017, sono aumentate dell’11,5% le «oasi del vino», luoghi privilegia­ti di cultura e turismo, deputati a uno stile di vita «lento», attento all’equilibrio psico-fisico e al consumo di vini di qualità, da condivider­e con amici e parenti. Ancora più netto il balzo in avanti registrato in tutto il Paese, +13%. È quanto emerge dai dati Coldiretti/Camera di Commercio di Milano. In Puglia sono aumentate soprattutt­o in provincia di Foggia, da 72 nel 2012 a 89 nel 2017 (+23,6%), e Lecce, da 104 a 124 (+19,2%). Seguono Taranto, da 73 a 82 (+12,3%), e Bari, da 191 a 203 (+6,3%). Si riducono solo nel Brindisino, da 47 a 45 (-4,3%). Siamo ancora lontani, peraltro, dai numeri di altre regioni: i capoluoghi italiani che ne contano di più sono Napoli (546), Roma (482) e Milano (264). In Italia, più di un’enoteca su quattro (27%) è guidata da una donna, mentre il 12% è gestito da giovani, soprattutt­o al Sud, con punte del 25% a Taranto, seguita da Catania e Palermo (20%). Il vino, d’altra parte, dice Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia, «ha registrato un balzo in avanti nell’export, confermand­o un trend in continua crescita. E durante l’anno offre straordina­rie opportunit­à di lavoro in vigne, cantine e nella distribuzi­one commercial­e, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto, che si sono estese negli ambiti più diversi». Anche le ultime tendenze di consumo rafforzano le speranze. Sulle tavole degli italiani, riferisce Coldiretti, è in atto una svolta: i consumi di vino, dopo aver toccato il minimo a 33 litri pro capite nel 2017, hanno marcato nel Paese un aumento record del 3%, trainati dal +5% dei vini a Denominazi­one d’origine controllat­a (+37% la produzione per i 29 pugliesi a Doc e Doc garantita), dal +4% delle Indicazion­i geografich­e protette (6 in Puglia) e dal +6% degli spumanti, mentre hanno perso terreno gli acquisti di vini comuni (-4%). Grande exploit in Puglia rilevano i rossi, gli spumanti e soprattutt­o i rosati, che in 3 anni mostrano un balzo record del 122% (fonte Uiv), pari al 40% della produzione nazionale, con oltre 1 milione di bottiglie l’anno, trainati da consumi in crescita di oltre il 13%.

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In Italia, più di un’enoteca su quattro (27%) è guidata da una donna,
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