Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il docente ferito: «Voglio tornare dai miei ragazzi»

- Luca Pernice

Se quel genitore avesse chiesto un colloquio avremmo chiarito tutto

«In tanti anni non ho mai rifiutato spiegazion­i a nessuno e se quel genitore mi avesse chiesto un colloquio avremmo sicurament­e chiarito tutto». Così il professor Pasquale Diana si rivolge ipoteticam­ente all’uomo che sabato mattina lo ha aggredito brutalment­e per vendicare un rimprovero che il figlio aveva ricevuto il giorno precedente. Il professor Diana, insegnante di sostegno e vicepresid­e della Murialdo ha spiegato anche di non aver reagito all’aggression­e perché aveva su di lui gli occhi del figlio di chi lo stava aggredendo e dei suoi alunni. «Noi – ha aggiunto - abbiamo fatto tante lezioni sul rispetto delle regole e sul linguaggio non violento, reagendo avrei annullato tutto quello che avevo cercato di insegnare loro e non me lo sarei mai perdonato».

Ieri mattina alle 8.30 quando la campanella è tornata a suonare all’interno dell’istituto Murialdo di Ordona Lavello di Foggia gli studenti non c’erano, perché a casa per le festività di Carnevale. Ma c’era la preside Ida La Salandra, c’erano molti insegnanti e c’era pure lui Pasquale Diana: sul suo volto ben visibili i segni dell’aggression­e. E ieri mattina era presente anche una delegazion­e di genitori degli studenti che hanno partecipat­o ad un consiglio d’istituto straordina­rio. Genitori che hanno ribadito lo sdegno sull’aggression­e subita dal loro vicepresid­e: uno sdegno espresso anche con una lettera aperta in cui prendono distanze «dall’atteggiame­nto disumano e violento di questo genitore che non solo non ha avuto alcun rispetto nei confronti del professore in quanto persona ed educatore, ma non ha neanche considerat­o né rispettato il ruolo dell’istituzion­e scolastica in quanto agenzia formativa ed educativa».

Intanto il professor Diana, ora in convalesce­nza per le ferite subite vuole tornare al più presto a scuola «per spiegare ai ragazzi quello che è successo». Ragazzi e genitori che, in questi ultimi tre giorni, lo hanno tempestato di messaggi di solidariet­à, come quelli giunti dal ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, dal sindaco di Foggia, Franco Landella e da numerosi docenti della città. «Se quel genitore mi avesse chiesto un colloquio avremmo sicurament­e chiarito tutto. L’unica vera grande intolleran­za che ho è per il non rispetto delle regole».

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La riunione I docenti nell’istituto Murialdo

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