Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Addio a Nicola Marzulli Bari piange il suo generale
Si occupò di Punta Perotti e Farmatruffa. Il cordoglio di Emiliano e Decaro
Il generale Nicola Marzulli, storico comandante della polizia municipale di Bari, è morto nella tarda mattinata di ieri per un malore fulminante. Aveva 66 anni, per lungo tempo è stato al vertice della polizia municipale e ha diretto delicate inchieste: fu lui ad avviare i primi accertamenti su Punta Perotti, e sempre lui guidò la squadra che si occupò della scandalo “Farmatruffa”. Cordoglio è stato espresso dal governatore Michele Emiliano e dal sindaco Antonio Decaro. I funerali si terranno oggi alle 15,30 pomeriggio nella Basilica di San Nicola.
Chi ha lavorato con lui anche ieri strappa un filo di voce alla commozione. «L’unica consolazione è che ha indossato la divisa fino all’ultimo», dice prima di cedere alle lacrime. Perché la divisa era davvero una seconda pelle per il generale Nicola Marzulli, 66 anni, comandante della polizia municipale di Bari: l’ufficiale se n’è andato nella tarda mattinata di ieri, era appena tornato a casa quando è stato colto da un malore fulminante.
In tanti a Bari lo chiamavano «sceriffo». Forse anche per il portamento da militare integerrimo o perché era stato cintura nera di karate. Fatto sta che quell’appellativo era divenuto ricorrente per sottolineare e ribadire la linea ferma di Marzulli nella battaglia quotidiana per la legalità. Anche quella comunemente considerata più spicciola e che invece condiziona ogni giorno la vivibilità cittadina. Il biglietto sull’autobus, il traffico, la trasparenza nel commercio: per il comandante la legalità passava anche per queste cose. Lui, per lungo tempo alla guida della sezione di polizia giudiziaria, è stato però anche protagonista di grandi inchieste che hanno scritto pagine importanti nella storia giudiziaria barese. Tra cui quella su Punta Perotti. Perché da una sua intuizione partirono i primi accertamenti sul lungomare sud. Ma non solo: c’era Marzulli al comando della squadra di investigatori dei vigili urbani che si occupò dello scandalo farmatruffa, le indagini sulle prescrizioni gonfiate e sui medicinali che finivano puntualmente nei contenitori dei rifiuti. Verifiche delicate condotte con tecniche moderne e intuiti investigativi tipici della vecchia guardia.
Marzulli, cominciò la carriera nel 1985 ad Alberobello e dopo tre anni arrivò a Bari: prima nella sezione di polizia giudiziaria, poi alla guida della polizia edilizia. Nel 1999 l’allora sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia lo volle al vertice dei vigili urbani, incarico che durò fino al 2005, quando andò a Taranto come commissario del Comune per guidare i vigili della città. Un’altra missione difficile in un’altra città difficile. E, come sempre, il solito entusiasmo applicato al senso del dovere.
Quindi il ritorno a Bari su decisione del sindaco Antonio Decaro. Era sempre sul campo, Marzulli: si occupava di fascicoli delicati, ma era in prima linea quando c’era da garantire la sicurezza dei cittadini occupandosi di ordine pubblico. Era in strada per assicurare il rispetto delle regole a Torre Quetta, controlli che andavano avanti per tutta la notte; era in strada anche due anni fa quando scoppiò la rivolta dei commercianti abusivi, quelli che in occasione della festa di San Nicola tentarono di occupare gli spazi pubblici secondo il copione deciso dai gruppi criminali dei vari quartieri. Alla fine la situazione tornò alla calma. E fu affermato un principio di legalità che ha segnato un momento di svolta.
«Ha incarnato il volto delle istituzioni e delle forze dell’ordine che tutti vorremmo: la dedizione a lavoro, l’onestà, il rispetto delle regole e la prossimità ai cittadini: così il sindaco Decaro ricorda Marzulli. «Ci mancheranno prosegue - la sua disponibilità, la sua determinazione, la sua capacità di affrontare le emergenze con metodo e disciplina». Anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, esprime il proprio cordoglio. «Perdiamo un punto di riferimento della città di Bari, un servitore dello Stato, un uomo che con abnegazione ha sempre svolto il suo lavoro per il bene della comunità», dice il governatore.
Il sindaco Decaro Ha incarnato il volto delle istituzioni e delle forze dell’ordine che tutti noi vorremmo
Il governatore Emiliano Dietro la sua immagine rigorosa e professionale c’era un uomo di grande gentilezza e umanità
«Dietro la sua immagine rigorosa e sempre professionale - aggiunge c’era un uomo di grande gentilezza e umanità. Qualità che oggi fanno avvertire la sua perdita come incolmabile. Alla famiglia, ai collaboratori, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene giunga la mia vicinanza». I funerali saranno celebrati oggi alle 15,30, nella Basilica di San Nicola. Dove la città intera si stringerà al suo comandante per l’ultimo saluto.