Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ultimi in scena con il «Pueblo» di Celestini

In scena questa sera all’Apollo di Lecce l’ultimo spettacolo dell’attore romano

- di Cinzia Semeraro

Ascanio Celestini chiude il suo giro in Puglia questa sera portando «Pueblo» in scena al teatro Apollo di Lecce per la rassegna di prosa del Comune. Lo spettacolo è la seconda parte di una trilogia dedicata all’umanità degli umili. Originali anche le musiche di Casadei.

D opo aver portato il suo ultimo spettacolo Pueblo nei giorni scorsi a Lucera e a Fasano e aver riproposto ai Cantieri Koreja di Lecce Laika, Ascanio Celestini chiude il suo giro in Puglia questa sera, portando Pueblo in scena al teatro Apollo di Lecce per la stagione di prosa del Comune e del Teatro Pubblico Pugliese. Pueblo è la seconda parte di una trilogia - iniziata con

Laika e che finirà con I draghi tra un paio d’anni - dedicata all’umanità degli umili. Accompagna­to dalle musiche originali composte da Gianluca Casadei, Celestini crea un nuovo ritratto dei margini della società e invita lo spettatore a identifica­rsi con i suoi protagonis­ti: personaggi che, al di là della loro particolar­e condizione sociale, affrontano come tutti la propria condizione di esseri umani. «Di questi personaggi mi interessa l’umanità», spiega l’artista romano. «Voglio raccontare come sono prima della violenza che li trasforma in oggetto di attenzione da parte della stampa, ma voglio raccontare anche il mondo magico che hanno nella testa. Il mondo che li rende belli e che, solo quello, può aiutarli a non farli scomparire».

In Pueblo ci sono un supermerca­to e un magazzino nel quale lavorano gli immigrati; una barbona italiana, una straniera e un facchino africano che può permetters­i di bere un solo giorno a settimana… il giorno che spende tutti i suoi soldi alle slot machine. C’è uno zingaro che incontriam­o quando è bambino e poi lo rivediamo da grande. C’è un padre che insegna alla figlia a rubare e una madre che, giorno dopo giorno, parla sempre meno. A questo piccolo mondo si aggiunge anche quello più nascosto dell’orfanotrof­io o del tribunale nel quale questi dimenticat­i incontrano finalmente lo Stato e la Storia con le «S» maiuscole, ma lo incontrano in maniera punitiva o distratta.

Questa mattina (ore 11 ai Cantieri Koreja) è previsto anche l’incontro «Il teatro per gli ultimi», conversazi­one con Ascanio Celestini. Intervengo­no tra gli altri l’assessore alla Cultura Antonella Agnoli, il direttore di Koreja Salvatore Tramacere e Massimo Bray, direttore generale Encicloped­ia Treccani.

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Narratore Celestini è un protagonis­ta del teatro di narrazione

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