Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Vendite in crescita, va soprattutto l’usato
L’osservatorio Consumi Findomestic: le immatricolazioni in Puglia segnano un + 3,5% I veicoli di seconda mano superano il 4%. Variazione più alta per le moto: + 9,2%
Tra panieri e attitudini al consumo un’occhiata va data anche alla spesa per i veicoli che nel 2017 ha continuato a dimostrarsi sostenuta da un contesto economico positivo, politiche fiscali favorevoli e un mercato del lavoro che sebbene a ritmi ancora lenti sembra migliorare. A dirlo l’Osservatorio dei Consumi 2018 di Findomestic che ha analizzato il mercato dei beni durevoli in Italia nel corso dell’anno da poco conclusosi, il 2017. Veicoli compresi, ovviamente. E tirando un po’ le somme si può notare come in Puglia siano aumentate le immatricolazioni dal 2016 al 2017, del 3,5% per quanto riguarda le auto nuove di famiglie ed aziende e di oltre il 4% per quelle usate. Bene anche i motoveicoli, specie di alta cilindrata.
Ma andando un po’ più nel dettaglio è interessante notare come dal punto di vista nazionale il comparto di spesa più dinamico sia stato quello del camper che ha fatto segnare un +19,5 sul fatturato, sebbene sia tuttora una spesa marginale rispetto a quella complessiva per il parco veicoli di famiglie e aziende. Sempre a livello di fatturato il settore delle moto ha fatto segnare un +9,8% nel 2017 sul 2016 mentre tra auto nuove e usate vince l’usato. In particolare grazie alle Km0 e al canale dell’online che pare attirare molti compratori. Nei centri urbani dove è disponibile inoltre è stato registrato un interessante trend per quanto riguarda il car sharing o le formule di mobilità alternativa.
In generale il mercato delle auto ha fatto registrare un aumento dell’8,8% di immatricolazioni tra il 2017 e il 2016 contro il +16,3% del precedente periodo di riferimento (ossia tra il 2016 e il 2015).
Sempre nel 2017 si è visto un rallentamento dei veicoli alimentati in maniera per così dire «tradizionale» superati a tassi più che doppi dalle alimentazioni «alternative», sebbene con differenze importanti tra Gpl e auto elettriche-ibride. Questo mentre il metano è in forte calo.
In particolare l’incidenza del diesel sul parco circolante si è attestato negli anni attorno al 38%, scende al 56% quella sull’immatricolato, mentre su tutto vince il Gpl con un incremento del 26% di auto immatricolate dopo un biennio un po’ più debole. Accelera del +70% anche la crescita delle auto elettriche e ibride ma ovviamente si tratta ancora di numeri ridotti rispetto al totale delle auto, sebbene il trend sia interessante.
Inoltre sempre nell’osservatorio si legge come a livello di Macro Aree il Sud e le Isole mostrano una lieve contrazione causata forse dalla situazione reddituale e la spesa in tal senso subisce un ribasso del 2%. Volendo guardare con un po’ di ottimismo al futuro però potremmo dire che il reddito disponibile pro-capite è comunque cresciuto in Puglia del 2,5% sebbene il totale di circa 14mila euro sia ancora lontano dagli oltre 23mila del Trentino e dalla media italiana di 19mila euro.
Tornando a guardare i dati sui veicoli, invece sono state 59238 le auto nuove immatricolate in Puglia nel 2018 contro le 57mila del 2016. Il parco circolante nel 2017 si è attestato a 1464247 auto nuove con una variazione dell’1% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio per quanto riguarda le auto nuove «familiari» c’è stata una flessione con un -2,3% di immatricolazioni di auto nuove nel 2017 rispetto al 2016. Sono cresciute invece le auto nuove «aziendali». Le immatricolazioni sono state circa 14mila nel 2017 con una variazione del 27,9% comunque positiva ma ridotta rispetto a quella del 40% che era stata registrata tra il 2016 e il 2015.
Ovviamente «meno» auto nuove significa «più» auto usate. Infatti la Puglia registra una variazione del +4,8% dei passaggi di proprietà nel 2017 rispetto al 2016. Vero è che anche questo trend era lievemente superiore nel precedente periodo di riferimento. Meglio invece i motoveicoli. In Puglia tra il 2017 e il 2016 c’è stata una variazione del 9,2% delle vendite. A livello generale dall’esame degli andamenti di lungo periodo fatti da Findomestic emerge che il settore è uscito dalla crisi ma sicuramente c’è ancora un bel margine di miglioramento.