Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nessuno vuole l’auto elettrica

Vicino il bando del curatore fallimenta­re per l’«eredità» della Tua Industries ma il progetto non ha futuro. La Fiom: «Pronti all’ipotesi “spezzatino”»

- Giuseppe Daponte © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cercasi imprendito­ri. È il cartello ancora affisso sulla travagliat­a vertenza della ex Om Carrelli. Secondo quanto riferito dal capo della task force della Regione sulle crisi occupazion­ali, Leo Caroli, il curatore della procedura fallimenta­re, Alessandra Giovetti, ha annunciato la pubblicazi­one del bando «a giorni». Si potrà aprire così finalmente un’asta per 30 giorni, entro i quali eventuali interessat­i potranno presentare offerte vincolanti, per avviare nuove attività nello stabilimen­to della zona industrial­e tra Bari e Modugno, o per riprendere il progetto della minicar elettrica «Ambra», che la società Tua Industries avrebbe già iniziato a produrre nell’impianto ex Om se non fosse stata messa in liquidazio­ne a luglio scorso, dopo che il fondo Usa che la controllav­a, Lev capital management, a sorpresa, è uscito dall’investimen­to. Il bando, dice Caroli, «è l’unico modo per dare liquidità alla curatela e cercare di coprire i costi dell’accantonam­ento del Trattament­o di fine rapporto (300 mila euro, contro una base d’asta del bando di 200 mila euro), che può consentire ai 184 operai a libro paga della «Tua» fallita di ricevere la proroga in continuità della cassa integrazio­ne (cig) in deroga, riconosciu­ta a piani industrial­i «non del tutto compiuti» come quello della minicar, grazie a un emendament­o inserito nell’ultima legge di Bilancio. Quanto alla vecchia cig, non sono stati corrispost­i gli ultimi due mesi del 2017 ma, assicura Caroli, «arriverann­o, abbiamo fatto tutto il necessario».Sono stati già pubblicati nomi di società interessat­e (tra cui «Carton Pack» di Rutigliano, che sviluppa e realizza packaging alimentare e imballaggi ortofrutti­coli, e Carmosino Industry, attiva nel settore veicoli industrial­i). Ma Caroli preferisce non com- mentare. Evidenteme­nte, non si vogliono bruciare le manifestaz­ioni di interesse e si auspica tra i potenziali acquirenti una competizio­ne vera, così da salvaguard­are opportunit­à occupazion­ali e prospettiv­e di cig.«Le date di pubblicazi­one del bando e di chiusura dell’asta non le sa ancora nessuno – dice Franco Busto, segretario generale di Uilm Bari – Di certo entro il 27 marzo va chiuso tutto, perché c’è l’adunanza dei creditori. Sappiamo che il presidente di Confindust­ria Puglia, Dome- nico De Bartolomeo, ha sentito la curatrice per comunicarl­e l’interesse di alcuni imprendito­ri. Non ci aspettiamo un fallimento ricco, anzi. Ma va detto che chi compra il progetto minicar e il prototipo potrà prendere anche lo stabilimen­to, che vale 20 milioni di euro. Per farvi la minicar o altro». «A questo punto – commenta Saverio Gramegna, segretario generale di Fiom Bari – visto che il progetto della macchina elettrica, di grande attrattiva mediatica, si è rivelato poco fattibile, siamo anche per l’ipotesi “spezzatino”, ossia di due o tre progetti più piccoli di reindustri­alizzazion­e. Sarebbe più nelle corde della situazione italiana, specie al Sud. Purtroppo manca ancora la volontà politica di dare allo Stato, o a realtà come Cdp, un ruolo più attivo per fare investimen­ti e creare occupazion­e. Dobbiamo sempre pregare un privato o lo zio d’America. Aspettiamo di sapere dalla Regione la data di avvio dell’apertura della gara. Speriamo di sapere qualcosa almeno oggi».

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Presentazi­one della minicar elettrica nell’ultima edizione della Fiera del Levante di Bari
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 ??  ?? Una protesta nella vecchia Om Carrelli di Bari, al posto della quale doveva nascere la fabbrica di auto elettriche
Una protesta nella vecchia Om Carrelli di Bari, al posto della quale doveva nascere la fabbrica di auto elettriche

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