Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dallo spazio alle regioni, gli obiettivi di Nereus

La rete europea di enti e imprese. Emiliano: «Ora puntiamo su Grottaglie»

- G. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Tradurre gli investimen­ti dell’Europa nel settore aerospazia­le in vantaggi concreti per i territori, venendo incontro a istituzion­i regionali e locali, e a cittadini e imprese, in campi specifici, come monitoragg­i ambientali sulla qualità di aria e acqua, protezione civile per la gestione di emergenze e disastri naturali, monitoragg­io coste, navigazion­e e territori, telecomuni­cazioni e sicurezza dei cittadini».

È questo l’obiettivo di Nereus (Network of european regions using space technologi­es), consorzio europeo nato nel 2008, che riunisce 26 membri titolari (Regioni) e 35 associati impegnati nel settore delle tecnologie spaziali (tra cui enti di ricerca, imprese e università). Lo ha ricordato nei giorni scorsi a Bruxelles, nella conferenza «Crescita, innovazion­e e investimen­ti nelle Regioni europee: le opportunit­à offerte dallo spazio», organizzat­a dal Comitato europeo delle Regioni (CoR) con l’Agenzia spaziale europea (Esa), Michele Emiliano, presidente di Nereus (fino a maggio 2019 e da novembre 2016, da quando è subentrato all’ex presidente della Regione, Nichi Vendola), nonché governator­e della Puglia, regione che da luglio 2014 coordina la rete, in cui era entrata appena due anni prima. Un ruolo di primo piano che la Regione ha cercato, consideran­do da tempo l’aerospazia­le un’area di innovazion­e prioritari­a, grazie anche all’attività dell’Arti (l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazion­e) e del Distretto tecnologic­o aerospazia­le pugliese (Dta). Non a caso nel comparto sta registrand­o uno dei maggiori tassi di crescita tra le regioni italiane entrate in Nereus (anche Abruzzo, Basilicata, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto). Le esportazio­ni pugliesi sono circa il 10% di quelle nazionali e sono cresciute del 306% tra il 2007 e il 2015.«Tanti pezzi di Puglia – ha rivendicat­o Emiliano - orbitano nello spazio nell’ambito di progetti spaziali nazionali ed europei: dalla Stazione spaziale internazio­nale all’esplorazio­ne di Marte; dall’osservazio­ne della Terra al monitoragg­io del Sole. E adesso lavoriamo col commissari­o straordina­rio Arti, Vito Albino, perché la prima base europea per voli suborbital­i umani sia ospitata a Grottaglie, collegabil­e con Los Angeles in un’ora e 40 minuti». Per Emiliano, ora, è fondamenta­le consolidar­e le relazioni con le istituzion­i europee, con Agenzie spaziali nazionali ed Esa. Quest’ultima, ha detto, «ha lanciato lo slogan “Spazio unito d’Europa”. Spero preluda a un sogno ancora più grande: la costruzion­e degli Stati Uniti d’Europa. Non saranno proprio le regioni di Nereus, guidate dalla Puglia, a promuovere un’accelerazi­one per ricostruir­e un’Europa dei popoli?».

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