Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bitonto, mafia accerchiat­a: trovate droga e una pistola

- di Angela Balenzano

A quasi due mesi dall’omicidio dell’84enne Anna Rosa Tarantino, ammazzata per errore il 30 dicembre scorso a Bitonto, carabinier­i e polizia continuano a presidiare il territorio. Ma i killer dell’anziana sono ancora in libertà. Nell’ultimo blitz dei carabinier­i, in un edificio in ristruttur­azione in via delle Martiri, a pochi passi dal luogo in cui Tarantino è stata assassinat­a, è stata trovato un deposito di armi e droga.

Nel nascondigl­io c’era una pistola calibro 9 con la matricola cancellata e 13 proiettili, e poi ancora un chilo di sostanza stupefacen­te tra marijuana, cocaina e hascisc. L’arma sequestrat­a appartiene, con ogni probabilit­à, ad uno dei due clan che a Bitonto gestisce «l’affare della droga» che costituisc­e l’attività primaria delle cosche. Un affare intorno al quale ruotano gli interessi dei clan Conte e Cipriano, in guerra tra loro, e anche di altri piccoli spacciator­i di Bitonto.

Uno scenario che le forze dell’ordine stanno studiando per trovare prove inconfutab­ili e incastrare i sicari. Prove che saranno supportate, quasi certamente, dalle rivelazion­i di Giuseppe Casadibari, 20 anni, che quella mattina di dicembre era il bersaglio dell’imboscata. A farne le spese invece è stata l’anziana donna colpita da una pallottola mentre rincasava dopo essere stata a messa. Casadibari in quella sparatoria rimase ferito. Dopo le dimissioni dal Policlinic­o il giovane aveva deciso di collaborar­e con le forze di polizia e , per questo, su disposizio­ne della magistratu­ra, si trova ora in una località protetta e sta aiutando i poliziotti della squadra mobile a ricostruir­e quanto accaduto. Quell’agguato - secondo le indagini - è stato l’epilogo delle fibrillazi­oni criminali iniziate già il giorno prima dell’omicidio della donna. C’erano state - emerge da indiscrezi­oni - altre sparatorie che non avevano causato feriti, ma che sarebbero state avvertimen­ti mafiosi sfociati poi nell’attentato nei confronti di Casadibari. Che è costato la vita ad una persona innocente.

La situazione di Bitonto è una lunga e drammatica storia criminale dove agguati, regolament­i di conti, attentati e anche casi di lupara bianca hanno segnato una guerra di mala che dura da 30 anni. Nel ‘91 una bomba artigianal­e fu fatta esplodere davanti al commissari­ato. Fu una chiara sfida allo Stato.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Indagini I militari illustrano i dettagli dell’operazione di Bitonto, dove i controlli sono stati rafforzati
Indagini I militari illustrano i dettagli dell’operazione di Bitonto, dove i controlli sono stati rafforzati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy